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Cina, Wang invita il Giappone a “evitare qualunque ambiguità” sul caso Taiwan


I due Paesi celebrano 50 anni di normalizzazione di relazioni diplomatiche nel momento più difficile della storia recente. Possibile un meeting a margine dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite a fine mese

Il cinquantesimo anniversario dalla normalizzazione delle relazioni diplomatiche tra Cina e Giappone arriva nel momento peggiore della storia recente per i due Paesi asiatici, segnato dai sommovimenti geopolitici nell’Indo-Pacifico, le tensioni per Taiwan e l’invasione russa in Ucraina che, idealmente, ha dato il via alla modifica dello status quo nell’arena internazionale. Un anniversario complicato da celebrare anche per via della posizione giapponese nei confronti di Taipei che, secondo Pechino, rappresenta una violazione della One China Policy.

A ribadirlo nei giorni scorsi il Ministro degli Esteri Wang Yi, in collegamento con la capitale giapponese per un evento di ricordo dello storico raggiungimento. Intervenendo a un seminario, Wang ha invitato il Giappone a “evitare qualunque ambiguità o ritorno sui propri passi quando si affronta la storia e questioni di rilievo come Taiwan, così come alcuni dei principi fondamentali che riguardano le relazioni sino-giapponesi”. Per sostenere il bisogno esistente di forti relazioni sull’asse Pechino-Tokyo, Wang ha utilizzato parole al miele nei confronti del Giappone, sostenendo che i due Paesi sono partner e non dovrebbero rappresentare una minaccia l’uno per l’altro.

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