spot_img

Cina: è Qin Gang il nuovo Ministro degli Esteri


Pechino promuove l’ex-ambasciatore negli Usa al posto di Wang Yi. Il nuovo ministro ha saputo gestire in passato delicati dossier internazionali tra le due potenze guadagnandosi l'alta fiducia di Xi

Si apre con un nuovo volto la Cina del 2023, che nomina Qin Gang Ministro degli Esteri in sostituzione di Wang Yi, esponente della nomenclatura del Partito Comunista che rimarrà State Councillor per la Diplomazia. Un funzionario esperto rappresenterà Pechino all’estero, personaggio appartenente alla cerchia dei Wolf Warriors — denominazione affibbiata alle figure rivelatesi intransigenti nel difendere le politiche governative —, profondo conoscitore dei meccanismi di politica interna, di comunicazione e delle relazioni con gli Stati.

Portavoce del Ministero degli Esteri dal 2005 al 2010, carica ricoperta anche nel quadriennio 2011-2015, Qin ha gestito le relazioni con i media e il protocollo nel corso delle visite internazionali del Presidente, attività che gli avrebbe permesso di guadagnare la fiducia di Xi Jinping. Oggi lascia l’incarico di Ambasciatore della Repubblica Popolare presso gli Stati Uniti, ruolo che ha offerto una visione ravvicinata del rivale sistemico per eccellenza, con il quale in realtà Qin è stato capace di intessere un’attività diplomatica fruttifera. Perché, al netto delle posizioni forti dichiarate nel corso degli anni, il nuovo Ministro ha avuto anche la sensibilità di esprimersi con toni cordiali verso Washington.

Questo contenuto è riservato agli abbonati

Abbonati per un anno a tutti i contenuti del sito e all'edizione cartacea + digitale della rivista di geopolitica

Abbonati ora €35

Abbonati per un anno alla versione digitale della rivista di geopolitica

Abbonati ora €15

ARTICOLI CORRELATI

Come va, davvero, l'economia cinese?

Cina: l'anno del Drago si presenta turbolento

La Cina ospita i colloqui tra Hamas e Fatah

Cina/Usa: uno stabile disaccordo

rivista di geopolitica, geopolitica e notizie dal mondo