Germania: a settembre la sfida cruciale per la Cancelleria
Sulla strada tracciata da Merkel, Cdu/Csu sceglie Laschet, i Verdi la quarantenne Baerbock: due visioni e due approcci che segneranno il futuro del Paese
Sulla strada tracciata da Merkel, Cdu/Csu sceglie Laschet, i Verdi la quarantenne Baerbock: due visioni e due approcci che segneranno il futuro del Paese
Le elezioni di settembre in Germania segneranno il futuro del Paese e della politica interna tedesca, che potrebbe fare i conti con una rivoluzione. Se continueranno ad accumulare consenso nella misura attuale, i Verdi, guidati da Annalena Baerbock, si ritroverebbero nella condizione di esprimere la figura di Cancelliere o Vice Cancelliere in quello che sarà un nuovo Governo di Grande Coalizione, potenzialmente insieme a Cdu/Csu.
La scelta dei Verdi con Baerbock
I Grünen, guidati dal duo Baerbock-Habeck, hanno visto una crescita dell’interesse attorno ai temi proposti, che li vedrebbero attorno al 20%, dietro il blocco conservatore dei cristiano-democratici. Tuttavia, il logoramento all’interno della Cdu/Csu ha messo in ulteriore luce il messaggio ambientalista dei Verdi, che senza particolari problematiche hanno puntato sulla quarantenne Baerbock, nata proprio nell’anno di fondazione del partito che oggi rappresenta.
Fluente in lingua inglese, laureata in giurisprudenza all’Università di Hannover e poi alla London School of Economics, Baerbock sembra già preparata per un incarico come quello di Cancelliera di un Paese cruciale per le sorti europee, soprattutto vista la fiducia che l’elettorato — secondo i sondaggi — ripone in lei. Da migliorare la penetrazione dei Verdi nell’est, ma la stessa Baerbock può contare sul suo trascorso familiare e gli anni vissuti a Potsdam.
La piattaforma ambientalista dei Grünen si dimostra essere del tutto alternativa a quella dei conservatori: Baerbock punta allo stop definitivo della produzione energetica carbonifera, limiti di velocità alle autostrade tedesche, nessuna spesa ulteriore sul fronte della difesa. Questi temi creerebbero problematiche alla formazione di una Große Koalition, motivo per il quale i Verdi preferirebbero un’iniziativa governativa con l’Spd che, d’altro canto, dovrebbe essere allargata anche a un terzo partito.
La crisi della Cdu/Csu
I vantaggi che i Grünen stanno accumulando in campagna elettorale trovano risposta anche nella diatriba interna ai conservatori. La gestione pandemica di Angela Merkel non è stata apprezzata dai tedeschi: se a questo si aggiunge la sfida esacerbata dalle lunghe tempistiche per la scelta del successore dell’attuale Cancelliera, Cdu/Csu rischiano di arrivare a settembre con problematiche difficilmente risolvibili in pochi mesi. Soprattutto a livello di immagine: la rottura evidente tra Armin Laschet, delfino della Merkel, e Markus Söder della Csu lascia il segno.
Laschet, leader della Cdu, ha dovuto attendere la decisione dei maggiorenti del partito prima di ottenere ufficialmente la candidatura per la cancelleria. A questo, da aggiungere la posizione di Söder della Csu — più popolare di Laschet — che è voluto arrivare fino in fondo prima di arrendersi. Nel corso della storia tedesca, le uniche due volte che i conservatori hanno scelto un candidato della costola bavarese — la Csu — le elezioni sono state perdute. Stavolta potrebbe non bastare la fiducia riposta in Laschet dal principale partito: il danno reputazionale e il quadro politico non lasciano per sperare.
Sulla strada tracciata da Merkel, Cdu/Csu sceglie Laschet, i Verdi la quarantenne Baerbock: due visioni e due approcci che segneranno il futuro del Paese
Le elezioni di settembre in Germania segneranno il futuro del Paese e della politica interna tedesca, che potrebbe fare i conti con una rivoluzione. Se continueranno ad accumulare consenso nella misura attuale, i Verdi, guidati da Annalena Baerbock, si ritroverebbero nella condizione di esprimere la figura di Cancelliere o Vice Cancelliere in quello che sarà un nuovo Governo di Grande Coalizione, potenzialmente insieme a Cdu/Csu.
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