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Francia, la debacle di Macron è un messaggio alla politica nazionale ed europea


La politica francese esce distrutta dalle elezioni legislative, con un’affluenza bassissima dovuta a una disaffezione generale al voto. Mélenchon a 142 seggi, exploit della destra di Rassemblement National

Viste le proiezioni, non un fulmine al ciel sereno ma certamente una sconfitta netta e decisa quella di Emmanuel Macron alle elezioni legislative in Francia, che non ha più la maggioranza assoluta e rischia di dover affrontare i prossimi anni a singhiozzo, alla ricerca del continuo compromesso per poter proseguire sul cammino delle riforme e delle importanti scelte — anche di politica estera — che il Paese dovrà compiere.

Ensemble!, il partito del Presidente, passa da 350 seggi a 245 (numero lontano dai 289 seggi necessari per la maggioranza assoluta), con la preoccupante ascesa dell’estrema destra di Marine Le Pen, che passa dagli 8 seggi di Rassemblement National agli 89, permettendo alla formazione anti-immigrati ed euroscettica di formare un gruppo parlamentare per la prima volta dal 1986. L’altro vincitore della torna elettorale è senza ombra di dubbio la sinistra di Jean-Luc Mélenchon, che con Nupes ha guadagnato ben 131 seggi. Tuttavia, Nuova Unione Popolare Ecologica e Sociale, che è composta da vari partiti, potrebbe non avere un gruppo parlamentare unico, anche se le discussioni sono ancora in corso.

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