Il Ministro delle Finanze tedesco ha annunciato che Berlino cambierà la Costituzione per introdurre un fondo speciale per la difesa da 100 miliardi di euro. Atteso l’ok del Parlamento
Domenica il Ministro delle Finanze tedesco, Christian Lindner, ha annunciato che la Germania cambierà la sua Costituzione per introdurre un fondo speciale per la difesa da 100 miliardi di euro. Se verrà approvato dal Parlamento, sarà il più grande aumento della spesa militare per il Paese dalla Seconda guerra mondiale.
Cosa è stato approvato
I partiti della coalizione governativa – i socialdemocratici (SPD) del Cancelliere Olaf Scholz, i liberali (FDP) di Lindner e i Verdi – e l’opposizione hanno raggiunto un accordo e garantito la maggioranza dei due terzi necessaria per esentare il fondo speciale dal freno all’indebitamento previsto dalla Costituzione.
Più nello specifico, come spiega la Deutsche Welle, a seguito dell’accordo la Costituzione della Germania verrà modificata per permettere la creazione del nuovo fondo in questione. Verrà poi emanata una legge contenente tutti i dettagli del fondo – che dovrebbe durare fino al 2026 – e del finanziamento alle forze armate tedesche, che saranno rifornite di nuove armi e apparecchiature militari.
La Ministra della Difesa Christine Lambrecht ha definito l’investimento un “passo urgente e necessario” per il Paese. “Finalmente”, ha dichiarato in un comunicato, “possiamo equipaggiare le nostre truppe come meritano, perché ne hanno urgentemente bisogno per garantire la difesa nazionale e dell’alleanza” atlantica, la Nato.
Come l’aggressione russa ha cambiato la Germania
I 100 miliardi previsti dal fondo verranno dunque utilizzati nei prossimi anni per aumentare il bilancio ordinario per la difesa della Germania, che nel 2022 ammonta a 53 miliardi di euro. In questo modo, arrivando a una settantina di miliardi, il Paese raggiungerà l’obiettivo minimo di spesa previsto dalla Nato, pari al 2% del Pil e generalmente non rispettato dalla maggioranza dei membri dell’alleanza, nonostante le pressioni statunitensi. Le cose sembrano però essere cambiate dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, che ha spinto molti Paesi europei a ripensare i loro legami (energetici, innanzitutto) con Mosca e a prestare maggiore attenzione alla sicurezza.
Già a fine febbraio, pochi giorni dopo l’inizio della guerra, il Cancelliere Scholz disse che la Germania – storicamente restìa – avrebbe aumentato la sua spesa per la difesa, portandola anche sopra il 2% del Pil, motivando l’investimento con la necessità di “proteggere la nostra libertà e democrazia”.
Nel 2021 la Germania ha speso per la difesa circa l’1,5% del suo Pil: il budget per questo comparto è stato di 47 miliardi di euro.
I partiti della coalizione governativa – i socialdemocratici (SPD) del Cancelliere Olaf Scholz, i liberali (FDP) di Lindner e i Verdi – e l’opposizione hanno raggiunto un accordo e garantito la maggioranza dei due terzi necessaria per esentare il fondo speciale dal freno all’indebitamento previsto dalla Costituzione.