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Germania: la debacle dei partiti al governo


Il cancelliere Olaf Scholz e i partiti della coalizione di governo sono usciti dall’appuntamento elettorale con un consenso bassissimo, a fronte di una crescita dell’opposizione sia della destra estrema che di quella conservatrice.

Quello europeo non è stato un voto felice, per la gran parte dei governi del continente. In tutti i Paesi più grandi e rilevanti, Italia esclusa, chi è al potere ha perso. In alcuni casi la sconfitta è stata di misura, come accaduto in Spagna. In altri, invece, la debacle di chi governa è stata talmente fragorosa da avere conseguenze politiche immediate sulla scena nazionale: in Francia il presidente Emmanuel Macron ha sciolto il Parlamento e indetto nuove elezioni, dopo che il suo partito è stato addirittura doppiato dal Rassemblement National di Jordan Bardella e Marine Le Pen.

Ancora prima che le urne chiudessero in Italia, il clamore di quanto stava accadendo a Parigi è stato talmente forte da oscurare quanto accadeva negli altri stati. A Berlino, però, l’esito e il significato del voto non sono stati poi così diversi da quelli francesi. Il cancelliere Olaf Scholz e i partiti che formano la coalizione di governo sono usciti dall’appuntamento elettorale con un consenso bassissimo, a fronte di una crescita dell’opposizione sia della destra estrema che di quella conservatrice. E l’esecutivo, già in difficoltà prima del voto, si trova ora in una posizione di ulteriore debolezza.

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