Ue e Usa devono pretendere il rispetto della libertà di stampa a Hong Kong. Senza compromessi
Le autorità di Hong Kong hanno sequestrato i beni appartenenti a Jimmy Lai, il magnate dell’editoria arrestato a dicembre scorso per aver preso parte a manifestazioni non autorizzate a favore della democrazia.
Secondo quanto riportato dai media locali, fra i beni congelati c’è anche il 70% delle sue azioni di Next Digital, la holding proprietaria del quotidiano AppleDaily, il giornale pro-democrazia più letto a Hong Kong che è stato a lungo la spina nel fianco del Governo di Carrie Lam. Il giorno dopo l’arresto di Lai, il quotidiano, andato a ruba in molte edicole, era uscito con il titolo “Apple Daily deve combattere”.
Il tabloid ha inoltre pubblicato una lettera scritta a mano da Lai dal carcere, che si è rivolto ai suoi colleghi: “È nostra responsabilità, come giornalisti, cercare giustizia… Finché non lasceremo che il male si faccia strada attraverso di noi, staremo adempiendo alla nostra responsabilità. È tempo per noi di alzarci in piedi”.
Alti funzionari di Hong Kong hanno recentemente messo in guardia l’Apple Daily dal diffondere presunte falsità sulle attività di polizia e hanno parlato della possibile introduzione di una legge sulle fake news. Secondo molti, si tratterebbe di un nuovo giro di vite per mettere un bavaglio definitivo all’editoria indipendente.
Secondo l’ultimo rapporto di Reporter Senza Frontiere (RSF), l’organizzazione non governativa e no-profit consulente delle Nazioni Unite, che promuove e difende la libertà di informazione, la Cina è al 177 posto per libertà di stampa, quartultima, prima solo del Turkmenistan, della Corea del Nord e dall’Eritrea.
È la prima volta che una società quotata in borsa è presa di mira da quella legge sulla sicurezza nazionale promulgata da Pechino lo scorso anno per porre fine al movimento pro-democrazia, che prevede pene per chi viene accusato di sovversione, secessione, terrorismo e di collusione con le forze straniere.
Nel frattempo, l’edizione di Taiwan di Apple Daily ha annunciato che smetterà di pubblicare la sua versione cartacea. In una lettera aperta ai lettori, il quotidiano ha spiegato che la decisione è dettata dalla necessità di contenere le perdite. Secondo la direzione del giornale, le forze governative saboterebbero la raccolta pubblicitaria del giornale, rendendo la pubblicazione Apple Daily Taiwan ogni giorno più difficile.
La garanzia della stampa libera a Hong Kong è diventata – e deve rimanere – la cartina di tornasole dei rapporti di Usa e Ue con la Cina, la linea rossa da non superare, pena il drastico raffreddamento dei rapporti politici ed economici.
Ue e Usa devono pretendere il rispetto della libertà di stampa a Hong Kong. Senza compromessi
Le autorità di Hong Kong hanno sequestrato i beni appartenenti a Jimmy Lai, il magnate dell’editoria arrestato a dicembre scorso per aver preso parte a manifestazioni non autorizzate a favore della democrazia.
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