La conferenza internazionale di Ginevra sui killer robot. L’amministrazione Usa ha aggiornato la blacklist delle aziende cinesi. La lettera indirizzata a Joe Biden per chiedere la revoca dell’embargo a Cuba. Sequestrati quest’anno più di 20 milioni di pillole false e oltre 15.000 libbre di fentanyl
Gli Usa difendono i killer robot
A dicembre, sotto l’egida delle Nazioni Unite, si è tenuta a Ginevra una conferenza internazionale sul tema delle armi autonome. Obiettivo del meeting era quello di tracciare delle possibili norme comuni sullo sviluppo e l’utilizzo delle armi autonome letali.
L’incontro si è però chiuso con una nulla di fatto. Chi sperava si arrivasse a un veto su questo genere di armamenti, analogo a quello attualmente in vigore per le armi chimiche, è rimasto deluso. Tra i Paesi che si sono espressi contro l’adozione di qualsiasi norma giuridicamente vincolante ci sono gli Stati Uniti. “Secondo noi, il modo migliore per fare progressi sarebbe attraverso lo sviluppo di un codice di condotta non vincolante”, ha detto il funzionario del Dipartimento di Stato Josh Dorosin all’incontro di Ginevra. Secondo il Future of Life Institute, i cosiddetti “killer robot” possono prendere la mira e uccidere senza l’intervento umano.
Voto: 4 agli Usa. Questa tradizione da cow-boy non può condizionare il mondo intero…
I “panni sporchi” della Cina
L’amministrazione Usa ha aggiornato la blacklist delle imprese cinesi da sanzionare per il coinvolgimento nella repressione degli uiguri. All’elenco, che già ospita sessanta società, verranno aggiunte tra le altre DJI, il più grande produttore di droni commerciali al mondo, poi Megvii e CloudWalk Technology, che sviluppano software di riconoscimento facciale, Xiamen Meiya Pico, un’azienda di cybersicurezza e YituTechnology, che opera nel settore dell’intelligenza artificiale. Il portavoce del ministero degli Esteri cinese Wang Wenbin ha criticato duramente la decisione americana: “Esortiamo gli Stati Uniti a ritirare immediatamente la decisione e a smettere di interferire negli affari interni della Cina”. Secondo le associazioni per i diritti umani più di un milione di persone, uiguri e membri di altre minoranze musulmane, sono state imprigionate negli ultimi anni nei campi di detenzione nello Xinjiang.
Voto: 3 alle autorità cinesi: non possono essere inserite persecuzioni e torture nel capitolo “affari interni”.
Cuba, uno spettro anni ‘70
Oltre 100 deputati democratici hanno firmato una lettera indirizzata a Joe Biden in cui esortano il Presidente a revocare l’embargo a Cuba e a normalizzare le relazioni fra i due paesi. I firmatari invitano Biden ad accogliere le sollecitazioni delle Nazioni Unite e a sospendere il blocco che impedisce a cibo, medicine e alle rimesse degli emigranti di raggiungere l’isola. Dopo anni di sanzioni l’economia cubana è in ginocchio, nel Paese mancano anche i beni di prima necessità e la situazione è ulteriormente aggravata dalla pandemia.
Voto: 8 ai deputati che chiedono la fine di un paradossale regime sanzionatorio, fuori dalla logica umanitaria e anche fuori dalla storia.
La droga come arma geopolitica
La Drug Enforcement Administration, l’agenzia federale americana che si occupa della lotta alla droga, ha dichiarato di aver sequestrato quest’anno più di 20 milioni di pillole false e oltre 15.000 libbre di fentanyl, sufficienti per uccidere ogni americano vivente. Secondo la DEA le pillole provengono da impianti di produzione in Messico gestiti da cartelli della droga, che utilizzano sostanze chimiche provenienti dalla Cina. Il Presidente messicano Andrés Manuel López Obrador ha annunciato che il Governo rilascerà nelle prossime settimane un proprio rapporto sulla lotta alle droghe sintetiche nel Paese e che in nessun caso “le autorità straniere saranno autorizzate a effettuare arresti in territorio messicano” denunciando che in un rapporto della DEA sarebbe stato proposto l’utilizzo di risorse statunitensi per arrestare persone coinvolte nel traffico illegale di droga in Messico. Secondo i Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie durante lo scorso anno più di 100.000 persone sono morte per overdose negli Stati Uniti.
Voto: 3 alla mancanza di cooperazione internazionale nella lotta alla droga.
Europa esclusa dall’Indo-Pacifico?
L’Australian Defence Force abbandonerà l’intera flotta di elicotteri Taipan progettati in Europa da Airbus e li sostituirà con nuovi Black Hawk e Seahawk importati dagli Stati Uniti. L’esercito ha attualmente 41 Taipan in servizio. Secondo l’amministrazione di Canberra, la decisione è stata presa nell’interesse della sicurezza nazionale australiana: “I Taipan non hanno raggiunto gli obiettivi”, ha dichiarato il Primo Ministro australiano Scott Morrison. Morrison ha affermato che l’Australia sta migliorando le proprie capacità di difesa grazie anche alla partnership con gli Stati Uniti. La demolizione degli elicotteri Airbus segue di qualche mese l’annullamento dell’accordo per l’acquisto di sottomarini francesi di classe French Attack a favore di quelli americani a propulsione nucleare, nell’ambito dell’accordo Aukus con il Regno Unito e gli Stati Uniti.
Voto: 5 ai leader dei paesi europei: senza una difesa europea integrata, non abbiamo alcuna speranza di restare competitivi.
Questo articolo è pubblicato anche sul numero di gennaio/febbraio di eastwest.
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La conferenza internazionale di Ginevra sui killer robot. L’amministrazione Usa ha aggiornato la blacklist delle aziende cinesi. La lettera indirizzata a Joe Biden per chiedere la revoca dell’embargo a Cuba. Sequestrati quest’anno più di 20 milioni di pillole false e oltre 15.000 libbre di fentanyl