Da nove a tre gli invitati del nostro Paese. Renzi new entry
C’ è stata un’epoca in cui l’avvocato Agnelli, a braccetto di David Rockfeller e Henry Kissinger, faceva il suo ingresso sorridente nel meeting annuale del Bilderberg, il forum che, dal 1954, su iniziativa della regina d’Olanda riunisce ogni anno politici, uomini d’affari e opinionisti di tutto il mondo per discutere in maniera assolutamente informale e riservata tutti i problemi globali.
In questi giorni e fino a domenica 2 giugno a Montreux, in Svizzera, saranno circa 130 le personalità ospiti del sessantasettesimo incontro del gruppo.
Tra i partecipanti Jared Kushner, consigliere e genero di Trump, il re olandese Guglielmo Alessandro, il Presidente svizzero Ueli Maurer, i premier di Olanda ed Estonia, Mark Rutte e Juri Ratas, la leader Cdu Annegret Kramp Karrenbauer, il Ministro delle Finanze francese Bruno Le Maire, la Ministra della Difesa tedesca Ursula von der Leyen, il Presidente del Partito popolare spagnolo Pablo Casado, il Segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, il Ceo Microsoft Satya Nadella, il Ceo Total Patrick Pouyanne, il Ceo Ryanair Michael O’Leary, il Ceo Credit Suisse Tidjane Thiam, la Presidente del Banco Santander Ana Botin, il Presidente del World Economic Forum Borge Brende, il Presidente della Goldman Sachs International Jose Manuel Barroso, il direttore dell’Economist Zanny Minton Beddoes.
L’Italia sarà rappresentata dall’ex premier, Matteo Renzi e da due giornalisti, Lilli Gruber, già invitata negli anni precedenti e Stefano Feltri vicedirettore del Fatto Quotidiano. Toccherà anche a loro discutere sugli undici temi dell’incontro: Un ordine strategico stabile; Quale futuro per l’Europa?; Cambiamenti climatici e sostenibilità; Cina; Russia; Il futuro del capitalismo; Brexit; L’etica dell’intelligenza artificiale; L’armonizzazione dei social media; L’importanza dello spazio; Cyber minacce.
Tra le regole di ingaggio del Gruppo viene richiesto ai partecipanti di “prendere parte al meeting come individui piuttosto che in qualsiasi veste ufficiale”. Quindi “non sono vincolati dalle convenzioni del proprio ufficio o da posizioni prestabilite”.
Rispetto al meeting dello scorso anno il numero dei partecipanti italiani è però passato da nove a tre ma c’è da dire che l’incontro del 2018 si era tenuto a Torino e quindi il numero così elevato dei partecipanti del nostro Paese era anche dovuto a questo. L’anno scorso avevano preso parte al gruppo Alberto Alesina, professore di Economia all’Harvard University, Lucio Caracciolo, editor-in-chief di Limes, Elena Cattaneo, direttrice del Laboratorio di Biologia di cellule staminali all’Università di Milano, Vittorio Colao, CEO di Vodafone Group, John Elkann, Presidente di Fiat Chrysler Automobiles, Lilli Gruber, giornalista, Mariana Mazzucato, professore di Economia all’University College London (UCL), Salvatore Rossi, direttore generale di Bankitalia. Tra i partecipanti anche Pietro Parolin, cardinale e segretario dello Stato Vaticano.
I risultati delle elezioni europee in Italia e la vittoria di Salvini saranno dunque portate al gruppo Bildenberg attraverso la “narrazione” di Matteo Renzi, ex premier ed ex segretario del Pd fermo oppositore di ogni tipo di accordo politico con il Movimento 5 Stelle dopo le elezioni del marzo 2018.
Renzi non è il primo ex premier italiano invitato al Bilderberg: prima di lui era toccato a Mario Monti, Enrico Letta e Romano Prodi, mai a Berlusconi. Ma Renzi è ormai da tempo fuori da Palazzo Chigi e toccherà quindi a Gruber e Feltri spiegare lo stato dell’arte della politica italiana e la nostra difficile postura in un’Europa che per i prossimi cinque anni resterà comunque a guida di forze politiche fortemente europeiste con i sovranisti in netta minoranza nel Parlamento Europeo, ma con un peso politico da non sottovalutare.
@pelosigerardo
Da nove a tre gli invitati del nostro Paese. Renzi new entry