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Nagorno Karabakh-Iran: un equilibrio appeso a un filo


Cresce la preoccuazione di Rouhani per l'escalation del conflitto. La Turchia nel mirino, già accusata di aver inviato esponenti della jihad nella regione

Cresce la preoccupazione in Iran per gli scontri tra le forze dell’Armenia e dell’Azerbaijan nella regione del Nagorno Karabakh. La Repubblica Islamica condivide il confine con entrambi i Paesi e al suo interno ospita numerosi cittadini di origine armena e azera, ponendola in una posizione di assoluta straordinarietà rispetto agli eventi nell’area contesa.

La preoccupazione di Rohuani

Nella giornata di ieri, il Presidente della Repubblica Hassan Rouhani ha esternato tutta la sua angoscia per l’escalation del confronto, affermando che “nulla può essere risolto col conflitto e dallo spargimento di sangue”. Rouhani ha stigmatizzato coloro i quali “supportano le fiamme di guerra”, sostenendo che non favorisce nessuno. Inoltre, il Presidente della Repubblica Islamica ha detto che non è accettabile per l’Iran che alcune nazioni trasferiscano elementi terroristici dalla Siria in questa regione vicina al confine iraniano.

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