Arabia Saudita, Netanyahu incontra in segreto bin Salman
Netanyahu in Arabia Saudita: l'incontro con il principe bin Salman apre nuovi scenari nelle relazioni di Israele con il mondo arabo e quello musulmano. Ecco cosa c’è in ballo
Netanyahu in Arabia Saudita: l’incontro con il principe bin Salman apre nuovi scenari nelle relazioni di Israele con il mondo arabo e quello musulmano. Ecco cosa c’è in ballo
Il viaggio segreto del Primo Ministro d’IsraeleBenjamin Netanyahu in Arabia Saudita apre nuovi scenari nelle relazioni dello Stato ebraico con il mondo arabo e quello musulmano, ufficializzando ciò che de facto già esiste da tempo: una relazione tra Tel Aviv e Riad. Affinché si concretizzi un reciproco riconoscimento, il passaggio decisivo sarà la firma di un trattato di pace tra le due nazioni, così come avvenuto recentemente con gli Accordi di Abramo, Emirati, Bahrein e poi Sudan.
Il segreto svelato e le smentite saudite
La notizia è di portata storica perché un riconoscimento da parte del Regno dei Saud, che ospitano le città sante di Mecca e Medina, dello Stato d’Israele sarebbe il definitivo sdoganamento della nazione fondata nel 1948, antitesi per eccellenza alle istanze palestinesi e, fino a pochi anni fa, dell’intero mondo arabo. La realpolitik del Vicino Oriente ha avvicinato Tel Aviv a numerosi Paesi, creando uno scontro all’interno della Lega Araba e una profonda spaccatura tra la nomenclatura palestinese e i leader delle nazioni arabe.
Le conferme dell’incontro arrivano da fonti vicine ai vertici istituzionali. I primi a darne notizia sono stati la Radio dell’Esercito e la radio pubblica Kan e resa in qualche modo ufficiale da Yoav Galant, Ministro dell’Educazione del Governo di coalizione Likud-Kahol Lavan. “Il fatto che il meeting è stato reso di portata pubblica — anche se attraverso canali semiufficiali — è di grande importanza”, ha dichiarato alla radio Glz Galant, che ha aggiunto: “I nostri antenati hanno sempre sognato l’accettazione di Israele da parte del mondo sunnita”.
Ma arriva anche la smentita secca da parte del Governo saudita. A chiarire quella che sarebbe l’altra verità il Ministro degli Esteri di Riad, Faisal bin Farhan. “Ho appreso la notizia su un incontro tra il Principe e funzionari israeliani nel corso della recente visita del Segretario Pompeo. Nessun meeting è avvenuto. Gli unici funzionari presenti erano americani e sauditi”. Il plenipotenziario saudita ha inoltre dichiarato ad Al Arabiya English che all’aeroporto di Neom lui stesso si sarebbe recato per salutare il Segretario di Stato Usa e che sarebbe rimasto per l’incontro, al quale ha partecipato anche bin Salman.
Secondo la ricostruzione, infatti, Netanyahu avrebbe incontrato il Principe Mohammad bin Salman nella città di Neom insieme al Segretario di Stato Mike Pompeo, recentemente in visita in Israele. Il Primo Ministro sarebbe arrivato in Arabia Saudita con un jet T7-Cpx insieme al capo del Mossad, i servizi segreti israeliani, Yossi Cohen. Ancora una volta, così come accaduto con gli Accordi di Abramo, Benny Gantz, partner di Governo di Bibi nonché Ministro della Difesa — e, ipoteticamente, prossimo Primo Ministro laddove l’accordo tra i due partiti verrà rispettato — sarebbe rimasto all’oscuro del vertice.
Le ripercussioni per l’area
Secondo le fonti grazie alle quali si è appresa la notizia del meeting, Netanyahu e bin Salman avrebbero discusso non solo di riconoscimento reciproco ma anche di Iran, spauracchio per eccellenza di entrambe le nazioni. La Repubblica Islamica è invisa da Tel Aviv e Riad visto il potenziale ruolo di Teheran nel sottrarre loro visibilità geopolitica regionale. Un accordo Israele-Arabia Saudita alimenterebbe la propaganda iraniana, un punto a favore del Governo di Hassan Rouhani e una risposta ai tentativi, accusati dall’Iran, di cambio di regime da parte statunitense.
Sul fronte palestinese, la reazione di Hezbollah è netta: “Questo è un insulto alla nostra nazione e un attacco ai diritti dei palestinesi”, come affermato da Sami Abu Zuhri, portavoce del partito. Per Hezbollah, l’incontro Netanyahu-bin Salman è bollato come pericoloso e si chiede all’Arabia Saudita di chiarire ciò che è avvenuto”. D’altro canto, i palestinesi attendono una chiara posizione da parte del Presidente eletto Joe Biden, così come affermato nei giorni scorsi da Ramallah. L’opzione pace con Israele è lontana, ma per la Palestina si apre uno scenario del tutto nuovo che potrebbe portare la sua dirigenza al tutto-per-tutto, in un’ultima istanza per la realizzazione dello Stato di Palestina così come voluto dalle risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.
Nuova crisi di Governo?
Tira una brutta aria nell’esecutivo israeliano. Con il moderato Gantz del tutto estromesso dalle questioni più importanti di politica internazionale, aleggia una nuova crisi istituzionale che sarebbe devastante per lo Stato ebraico, sia perché in piena emergenza Covid-19 che per quello che rappresenterebbe un nuovo, ennesimo stallo politico. Il casus belli tra l’ex Generale e capo dell’esercito e Bibi potrebbe arrivare con la richiesta di Gantz di una commissione d’inchiesta sull’acquisto di sottomarini e missili navali, con il Primo Ministro che avrebbe giocato un ruolo nella scelta del committente. Nella fattispecie, il caso si riferisce alle accuse contro Netanyahu di aver favorito, dietro la ricezioni di somme di denaro, la tedesca ThyssenKrupp.
Si è così scatenata una bagarre politica. Per Topaz Luk, tra i più vicini consiglieri di Bibi, “Gantz sta facendo politica e nel mentre il Primo Ministro fa la pace”. Il Segretario del Likud, Miki Zohar, ha detto che il leader di Kahol Lavan sta cercando “una scusa per portare Israele a nuove elezioni”.
Netanyahu in Arabia Saudita: l’incontro con il principe bin Salman apre nuovi scenari nelle relazioni di Israele con il mondo arabo e quello musulmano. Ecco cosa c’è in ballo
Il viaggio segreto del Primo Ministro d’IsraeleBenjamin Netanyahu in Arabia Saudita apre nuovi scenari nelle relazioni dello Stato ebraico con il mondo arabo e quello musulmano, ufficializzando ciò che de facto già esiste da tempo: una relazione tra Tel Aviv e Riad. Affinché si concretizzi un reciproco riconoscimento, il passaggio decisivo sarà la firma di un trattato di pace tra le due nazioni, così come avvenuto recentemente con gli Accordi di Abramo, Emirati, Bahrein e poi Sudan.
Il segreto svelato e le smentite saudite
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