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Ungheria, Orbán propone un referendum sulle sanzioni alla Russia


“Si sono rivoltate contro di noi”, sostiene il premier ungherese, che parla dell’elezione di Giorgia Meloni: “Non è una sorpresa che i Governi in Europa stiano cadendo”

A pochi giorni dal riavvicinamento con l’Unione europea sul tema dei fondi subordinati alle riforme cruciali come corruzione, bandi pubblici e conflitto d’interessi, Viktor Orbán, Primo Ministro dell’Ungheria euroscettico e filorusso, alza l’asticella della tensione con Bruxelles con dichiarazioni di critica nei confronti dell’atteggiamento del Vecchio Continente — e dei suoi alleati — verso Mosca. Per il leader di Fidesz, le sanzioni contro Mosca imposte in seguito all’invasione dell’Ucraina sono state un errore, che ora si ritorce contro l’economia e i cittadini sia ungheresi che europei.

“Possiamo serenamente dire che come risultato delle sanzioni, i popoli europei sono diventati più poveri, mentre la Russia non si è inginocchiata. Queste misure — ha detto il premier ungherese — si sono rivoltate contro di noi, con le sanzioni l’Europa si è sparata sui piedi”. Orbán ha proseguito sostenendo che non è una sorpresa la vittoria in Italia di Giorgia Meloni: “I Governi in Europa stanno cadendo”, ha affermato il capo dell’esecutivo magiaro, convinto che questa sia la conseguenza delle misure adottate dalle cancellerie europee contro Mosca.

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