Formalmente le due nazioni non hanno ancora sottoscritto un accordo che regola i rapporti dopo la seconda guerra mondiale. Le sanzioni di Tokyo per l’invasione dell’Ucraina portano Mosca al blocco del dialogo
Russia e Giappone sempre più distanti. Dopo le nuove sanzioni imposte da Tokyo a Mosca relativamente all’invasione russa in Ucraina, la Federazione risponde bloccando le trattative per l’accordo di pace, atteso dalla fine della Seconda guerra mondiale. Trattativa di lunga data ma che, a onor del vero, negli ultimi anni è stata più volte data per matura e pronta a sfociare nella firma, che avrebbe regolato definitivamente i rapporti tra le due nazioni.
Con l’invasione della Russia in Ucraina che prosegue imperterrita, la comunità internazionale si è divisa su diverse posizioni e distinguo relativamente all’approccio da assumere nei confronti di Mosca. Gli osservatori attendevano con interesse le mosse del Giappone, che dopo l’occupazione della Crimea fu timida nelle azioni da compiere contro la Federazione. Le paure erano, infatti, relative alla possibilità del rallentamento del dialogo sul trattato di pace e, inoltre, sulla potenziale morsa contro Tokyo del duo Cina-Russia.
I timori di Tokyo erano fondati. “Alla luce della natura apertamente nemica delle restrizioni unilaterali imposte dal Giappone alla Russia relativamente alla situazione in Ucraina, non abbiamo intenzione di proseguire le discussioni sul trattato di pace. È impossibile — si legge nella nota del Ministero degli Esteri di Mosca — discutere la firma di un trattato di pace così importante per le relazioni bilaterali, con una nazione che ha assunto una posizione nemica e cerca di creare danni agli interessi del nostro Paese”.
Parole molto dure che ruotano attorno al nodo del contendere che, ancora, non ha permesso la sottoscrizione del trattato di pace: le Isole Curili del Sud, denominate dal Giappone Territori del Nord. E infatti, la Russia ha fermato la possibilità, per i cittadini giapponesi, di recarsi alle Isole Curili del Sud senza necessità di visto, come previsto dagli accordi avviati ad aprile 1992 e riaffermati nel 1999. Inoltre, la Russia stoppa il dialogo col Giappone sulle attività economiche congiunte e blocca il prolungamento di Tokyo dello status di partner settoriale per il dialogo nell’Organizzazione economica del Mar Nero.
“L’intera situazione è stata creata dall’invasione della Russia in Ucraina, e la decisione russa di spostare il tema nelle relazioni tra Tokyo e Mosca è ingiusta e completamente inaccettabile”, ha commentato il Primo Ministro Fumio Kishida, aggiungendo che, in coordinamento con altri Paesi, il Giappone continuerà a sanzionare la Federazione
Prima dell’intervento russo in Ucraina, le preoccupazioni erano relative all’assunzione del carattere multilaterale delle Isole Curili. Negli scenari futuri, visto il crescente interesse degli Stati Uniti nella regione, Mosca prevede un aumento dell’instabilità nel nord-est dell’Asia. Da qui un maggiore pattugliamento nelle acque attorno alle Isole Curili, accompagnato da una crescita di incursioni nello spazio aereo giapponese, avvenuto nel corso del 2021.
Formalmente le due nazioni non hanno ancora sottoscritto un accordo che regola i rapporti dopo la seconda guerra mondiale. Le sanzioni di Tokyo per l’invasione dell’Ucraina portano Mosca al blocco del dialogo