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Lo stato dell’Unione secondo Ursula von der Leyen 


L'intervento annuale di fronte al Parlamento europeo è durato un’ora o poco più per condensare i vari temi, dalla riforma delle regole fiscali al futuro della difesa comune, fino all’autonomia strategica sui semiconduttori

La accoglie in aula poco prima dell’inizio del suo discorso sullo stato dell’Unione (SOTEU, qui la versione integrale in italiano), ed è a lei che si rivolge alla fine dell’ora o poco più di intervento, il secondo che pronuncia da quando è Presidente della Commissione, di fronte al Parlamento europeo riunito in seduta plenaria.

Ursula von der Leyen sceglie Bebe Vio, la plurimedagliata campionessa paralimpica italiana, come simbolo “di una rinascita contro ogni aspettativa. Di un successo raggiunto grazie al talento, alla tenacia e a un’indefessa positività”. Per von der Leyen, la schermitrice è “l’immagine della sua generazione: una leader e una sostenitrice delle cause in cui crede, che è riuscita a raggiungere tutto questo rimanendo fedele alla sua convinzione secondo cui, se sembra impossibile, allora si può fare. Questo è lo spirito dei fondatori dell’Europa e questo è lo spirito della prossima generazione di europei”.

Tanta continuità ma poca ambizione

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