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La Pelosi a Taiwan accresce il confronto tra Cina e Usa, ma la partita si gioca in tutto il Pacifico


Si concretizza la visita della Speaker democratica a Taipei, ma lo sguardo deve essere rivolto anche alle altre azioni diplomatico-militari in atto in questi giorni

La stampa internazionale si è focalizzata negli ultimi due giorni sulla visita lampo a Taiwan della speaker Nancy Pelosi. Un viaggio in Asia con numerose tappe per la rappresentante statunitense, con lo sbarco a Taipei annunciato diverse settimane fa, rimandato e poi avvenuto tra martedì e mercoledì. L’isola al largo della Cina rimane centro focale degli interessi geostrategici non solo di Pechino ma di molteplici altri attori globali, con la regione dell’Indo-Pacifico sempre più contesa a suon di accordi e tentativi di alleanze.

Se Formosa può essere vista come l’apice delle diatribe in svolgimento nell’ampia area pacifica, non sono di poco conto le mosse attuate dai vari Governi negli ultimi anni, che proseguono incessantemente persino nella stessa settimana nella quale Pelosi si è recata sull’isola. Infatti, da registrare alcuni avvenimenti meno mediatici e più di nicchia, ma dal grande valore concreto e simbolico, che vanno annoverati nel quadro del confronto tra Cina e Stati Uniti, e rispettivi alleati.

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