Trump ordina il ritiro dei militari Usa dalla Germania. Ma nonostante i rapporti sempre più tesi con Berlino, non ha intenzione di lasciare il Vecchio Continente
Il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump e la Cancelliera tedesca Angela Merkel durante il vertice annuale dei capi di Governo della Nato presso il Grove Hotel di Watford, Gran Bretagna, 4 dicembre 2019. REUTERS/Peter Nicholls
Trump ordina il ritiro dei militari Usa dalla Germania. Ma nonostante i rapporti sempre più tesi con Berlino, non ha intenzione di lasciare il Vecchio Continente
Il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump e la Cancelliera tedesca Angela Merkel durante il vertice annuale dei capi di Governo della Nato presso il Grove Hotel di Watford, Gran Bretagna, 4 dicembre 2019. REUTERS/Peter Nicholls
Gli Stati Unitiridurranno di oltre il 25% il numero delle loro truppe in Germania entro il mese di settembre. L’ordine è arrivato dal Presidente Donald Trump e prevede il ritiro dal territorio tedesco di 9500 soldati, che passeranno così da circa 34.500 a 25.000: è questo il nuovo limite massimo imposto alla presenza militare americana nel Paese.
La decisione – benché discussa da tempo, stando a quanto riportato dai quotidiani statunitensi – ha colto di sorpresa molti. La Germania innanzitutto, che nel tardo pomeriggio di venerdì non era ancora stata avvisata ufficialmente. Molte voci critiche si sono levate anche negli Stati Uniti stessi: Trump è stato accusato di voler indebolire l’alleanza atlantica (Nato) e di aver fatto un favore alla Russia, che cerca di estendere la sua influenza in Europa.
Non è chiaro quale sia la motivazione dietro alla mossa di Trump. Si è ipotizzato che possa trattarsi di una ritorsione contro Berlino, dopo che la Cancelliera Angela Merkel si è rifiutata di partecipare al vertice G7 di Washington, ufficialmente per ragioni legate al coronavirus. Se però è vero quanto scrivono i giornali – e cioè che la ritirata era oggetto di discussione da tempo –, questa spiegazione potrebbe non essere corretta.
Sappiamo che la politica estera di Trump è caratterizzata da una sostanziale avversione per il multilateralismo e per le organizzazioni internazionali, inclusa la Nato. Il Presidente vorrebbe anche ridurre le spese della proiezione americana nel mondo: ha fretta di ritirarsi dall’Afghanistan, ad esempio, e ha fatto pressioni sugli alleati tradizionali – come la Corea del Sud – affinché investano di più per la difesa.
Trump si è lamentato più volte con la Germania proprio per questioni legate alla difesa: la spesa tedesca (circa l’1,3% del Pil) è ben al di sotto del valore del 2% fissato dalla Nato. Ma il Patto Atlantico e l’“ombrello” statunitense, nell’ottica di Berlino, sono imprescindibili per la protezione dell’Europa.
In realtà, la presenza militare americana in Germania – la più grande, dopo quella in Giappone – non risponde tanto allo scopo di difendere i tedeschi. È utile piuttosto agli Stati Uniti per disporre di una “piattaforma” europea, sia come deterrente verso Mosca, sia come base per operazioni in Medio Oriente e in Africa.
Non è detto, infine, che le truppe americane che lasceranno la Germania rientreranno in patria: nonostante le parole di Trump e il peggioramento dei rapporti con Berlino, gli Stati Uniti non hanno intenzione di abbandonare il Vecchio Continente. È anzi probabile che quelle truppe verranno riassegnate altrove. Forse in Polonia, che da anni viene descritta come la nuova sponda di Washington in Europa.
Trump ordina il ritiro dei militari Usa dalla Germania. Ma nonostante i rapporti sempre più tesi con Berlino, non ha intenzione di lasciare il Vecchio Continente
Il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump e la Cancelliera tedesca Angela Merkel durante il vertice annuale dei capi di Governo della Nato presso il Grove Hotel di Watford, Gran Bretagna, 4 dicembre 2019. REUTERS/Peter Nicholls
Gli Stati Unitiridurranno di oltre il 25% il numero delle loro truppe in Germania entro il mese di settembre. L’ordine è arrivato dal Presidente Donald Trump e prevede il ritiro dal territorio tedesco di 9500 soldati, che passeranno così da circa 34.500 a 25.000: è questo il nuovo limite massimo imposto alla presenza militare americana nel Paese.
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