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Tunisia, il Presidente vuole cambiare la Costituzione


Kais Saied ha pubblicato una bozza che verrà sottoposta a referendum il 25 luglio. Se gli elettori dovessero approvarla, otterrà ampi poteri e il sistema politico si trasformerebbe in un'autocrazia

Giovedì scorso il Presidente della Tunisia, Kais Saied, ha pubblicato la bozza della nuova Costituzione che verrà sottoposta a referendum il prossimo 25 luglio. Se gli elettori dovessero approvarla – ed è probabile, ma forse non per una questione di vera volontà popolare –, il Presidente otterrà ampi poteri, mentre il Parlamento e il sistema giudiziario vedrebbero venir meno i loro.

Il referendum costituzionale del 25 luglio, insomma, potrebbe portare a un cambio di sistema in Tunisia, che da democrazia – l’unica ancora in piedi dopo le cosiddette “primavere arabe” del 2010-2012 – si trasformerebbe in un’autocrazia. Questo mutamento è iniziato all’incirca un anno fa, ricorda il New York Times, quando Saied ha sospeso il Parlamento, rimosso il Primo Ministro e avviato un percorso di concentrazione del potere nelle sue mani: ha assunto il controllo degli organismi indipendenti, incarcerato gli oppositori, licenziato i giudici e governato a colpi di decreti, scavalcando il parlamento. Ha giustificato tutto questo con la lotta alla corruzione e con la necessità di riformare un governo a suo dire disfunzionale.

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