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La Turchia in bilico tra est e ovest


Troppo filo-atlantica per il blocco euro-asiatico e troppo illiberale per l'Occidente, la Turchia sta vivendo una stagione contraddittoria, sia internamente che geopoliticamente

Troppo filo-atlantica per il blocco euro-asiatico e troppo illiberale per l’Occidente, la Turchia sta vivendo una stagione contraddittoria, sia internamente che geopoliticamente

La Turchia del Presidente Erdoğan continua a far parlare di sé e a sollevare critiche nell’opinione pubblica. Da tempo, il Paese registra un certo dinamismo sia negli affari interni che su dossier internazionali che, tuttavia, destano non poche preoccupazioni. Da ultima, la fuoriuscita dalla Convenzione di Istanbul che, accendendo massive proteste interne, ha avviato profondi dibattiti sul rispetto dei vincoli internazionali e sullo stato della democrazia turca. Alla decisione, che sostanzialmente contraddice ogni spirito liberale di tutela delle donne, sono seguite altre mosse di politica interna finalizzate a ricompattare l’elettorato attorno a Erdoğan e al suo partito, ormai in crisi di consensi. Dopo l’avvio del sistema presidenziale nel 2018, la Turchia si é trovata a fare i conti con una sintesi più smaccatamente conservatrice e nazionalista, che mina ogni interpretazione inclusiva del gioco politico e la credibilitá del Paese come partner affidabile.

Politica interna ed economia

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