Il Ppe, il più grande gruppo parlamentare in Ue, cambia il regolamento di adesione: il premier ungherese Orbán ritira i membri di Fidesz
Una frattura esistente da tempo, sospensioni prolungate a partire dal 2019, ora arriva la conferma ufficiale: Fidesz, il partito del Primo Ministro dell’Ungheria Viktor Orbán, non fa più parte del Partito popolare europeo. Il più grande gruppo parlamentare in Ue ha votato una serie di modifiche regolamentari, tra le quali la possibilità d’esclusione di un partito su proposta della presidenza, dunque in forma più snella rispetto all’attuale normativa che prevede la convocazione dell’assemblea plenaria. Le nuove regole sono state approvate con l’84.1% dei consensi, un chiaro segnale di insofferenza verso Fidesz e le posizioni anti-europeiste.
Contestualmente, Orbán invia una lettera a Manfred Weber, Chairman del Ppe, informandolo della sua decisone di ritirare i membri di Fidesz dal gruppo. La scelta del Primo Ministro ungherese arriva prima che il Partito Popolare possa allontanarli con un voto interno. Il leader di Fidesz si scaglia contro il Ppe, affermando nella missiva per Weber che “gli emendamenti al regolamento sono una chiara mossa ostile” contro il suo partito e gli elettori, che “depriva gli ungheresi dei loro diritti democratici”.
Pubblicando il testo, la parlamentare europea di Fidesz Katalin Novák ha dichiarato: “Non permetteremo che i nostri membri del parlamento vengano silenziati o limitati nella loro capacità di rappresentare gli elettori. Sconfiggere la pandemia — ha proseguito la parlamentare — e salvare vite è la priorità assoluta. Per questo motivo, in seguito alle nuove regole adottate dal Ppe, Fidesz ha deciso di lasciare il gruppo”. Il Partito popolare europeo rimarrebbe il più ampio del Parlamento Ue nonostante l’abbandono della formazione ungherese, che ora potrebbe entrare nelle fila dei Conservatori e Riformisti.
Risultava difficile la convivenza tra Fidesz e gli altri partiti del Ppe, a cominciare dalla Cdu di Angela Merkel. Una situazione che è peggiorata col continuo atteggiamento riottoso di Orbán, che ha abbracciato politiche populiste, nazionaliste e contrarie allo stato di diritto. Nel 2019 il leader di Fidesz criticò apertamente l’Ue, la libertà di stampa, i diritti delle minoranze. L’allora Presidente del gruppo, Joseph Daul, disse: “Non possiamo scendere a compromessi”; l’anno successivo, Donald Tusk — che ricopriva nel 2020 il ruolo di Presidente del Ppe — bloccò il rientro di Fidesz perché non ricevette sufficienti rassicurazioni sull’atteggiamento del movimento ungherese rispetto ai temi dell’Europa.
Il Ppe, il più grande gruppo parlamentare in Ue, cambia il regolamento di adesione: il premier ungherese Orbán ritira i membri di Fidesz
Una frattura esistente da tempo, sospensioni prolungate a partire dal 2019, ora arriva la conferma ufficiale: Fidesz, il partito del Primo Ministro dell’Ungheria Viktor Orbán, non fa più parte del Partito popolare europeo. Il più grande gruppo parlamentare in Ue ha votato una serie di modifiche regolamentari, tra le quali la possibilità d’esclusione di un partito su proposta della presidenza, dunque in forma più snella rispetto all’attuale normativa che prevede la convocazione dell’assemblea plenaria. Le nuove regole sono state approvate con l’84.1% dei consensi, un chiaro segnale di insofferenza verso Fidesz e le posizioni anti-europeiste.
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