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Vox, l’Europa dei patrioti riparte dalla Spagna?


Il profilo del votante di Vox si basa su tre elementi: altezza del reddito, presenza di immigrazione e tradizione conservatrice, ma nelle ultime politiche si è esteso anche a municipi con redditi medio-bassi

All’indomani dell’attacco squadrista alla sede nazionale della Cgil e a una settimana dal ballottaggio per il sindaco di Roma, la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, si recò a Madrid per incontrare Santiago Abascal e partecipare alla convenzione del suo partito, Vox, la formazione politica che in Spagna incarna il neofranchismo. Meloni aveva incontrato Abascal in occasioni precedenti, confermando il suo impegno a un lavoro comune per costruire “l’Europa dei patrioti, un’Europa alternativa di Stati liberi e sovrani”.

Sempre di più si parla dell’esistenza di un’internazionale neofascista anche in Europa, sulla scia del movimento americano QAnon, qualcosa di cui c’erano segnali già prima dell’epidemia da Covid-19. I sindacati europei ne hanno coscienza da tempo e cercano di capire come si possa fronteggiare un fenomeno che inizia ad avere un suo radicamento anche nei luoghi di lavoro.

Il partito Vox

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