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Olimpiadi di Tokyo, non solo un gioco


I Giochi olimpici sono fin dagli esordi un grande strumento di dialogo e di comunicazione, attraverso i quali si affermano modelli di comunità e si ribadiscono rivalità vecchie e nuove

Un grande orologio digitale, installato nella piazza antistante la stazione di Tokyo, segna il conto alla rovescia: i Giochi Olimpici inizieranno il prossimo 23 luglio a Tokyo.  La cerimonia di apertura di terrà all’interno del nuovissimo Stadio Nazionale, una costruzione “green”, progettata dall’archistar Kengo Kuma, sulle ceneri dell’impianto che ospitò i Giochi del 1964. Il +1 sul logo, rimasto quello pensato per il 2020, ricorda l’unicità dell’evento: per la prima volta nella storia, la manifestazione si tiene in un anno dispari, dopo che, a causa della pandemia da coronavirus, l’evento è stato posticipato di un anno.

I Paesi partecipanti dovrebbero essere 207 (mentre scrivo alcune qualificazioni sono in corso). Mancheranno la Russia, a seguito della squalifica di due anni inflitta alla federazione dopo la manipolazione dei dati antidoping, e la Corea del Nord.

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