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Ue-UK, ancora non va


Ogni mese c’è un nuovo problema da affrontare. Ogni dossier lascia aperte crepe. La sensazione è che non si finirà mai di rimediare a una decisione scellerata…

A meno di un mese dalle dimissioni del Ministro britannico David Frost, capo negoziatore della Brexit, ripartono questa settimana i colloqui tra Regno Unito e Unione europea sul protocollo dell’Irlanda del Nord.

Approvato nel 2020 come parte del Withdrawal Agreement, il protocollo è stato creato per evitare la nascita di un confine fisico tra la Repubblica di Irlanda e l’Irlanda del Nord. L’accordo prevede che Belfast, pur non facendo più parte dell’Ue, rimanga nell’unione doganale e nel mercato unico europei e che i controlli doganali avvengano al confine fra l’Irlanda del Nord e la Gran Bretagna. Un accordo che Boris Johnson ha voluto stringere frettolosamente pur di assicurarsi la chiusura dell’annosa vicenda Brexit (e quindi la vittoria elettorale), consapevole che i nodi sarebbero prima o poi venuti al pettine. Eventualità che si è puntualmente verificata, con trattative difficilissime e delle quali non è possibile prevedere una conclusione.

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