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Henry Kissinger su Ucraina: “Cerchiamo la riconciliazione, non il dominio di una fazione”


Troppo spesso la questione ucraina viene presentata come una resa dei conti tra Est e Ovest. Ma se l'Ucraina vuole sopravvivere, dovrebbe fungere da ponte tra di loro. Nella Prima Pagina del nuovo numero, il Direttore Giuseppe Scognamiglio riporta un estratto di un fondo di Henry Kissinger pubblicato sul Washington Post nel 2014

“Il test della politica è come finisce, non come inizia. Troppo spesso la questione ucraina viene presentata come una resa dei conti tra Est e Ovest. Ma se l’Ucraina vuole sopravvivere e prosperare, non deve essere l’avamposto di nessuna delle due parti contro l’altra: dovrebbe fungere da ponte tra di loro.

L’Occidente deve capire che, per la Russia, l’Ucraina non può mai essere solo un Paese straniero. La storia russa iniziò in quella che fu chiamata Kievan-Rus. Da lì si diffuse la religione russa. La flotta del Mar Nero, il mezzo della Russia per proiettare potenza nel Mediterraneo, ha sede a Sebastopoli, in Crimea, con un contratto di locazione a lungo termine.

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