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Al via i colloqui per l’iniziativa commerciale tra Stati Uniti e Taiwan


Si chiama Us-Taiwan Initiative on 21st-Century Trade e ha l’obiettivo di rafforzare le relazioni economiche e commerciali tra Washington e Taipei. L’ira di Pechino: stop alle trattative

Una reazione forte della Cina era del tutto prevedibile all’avvio delle trattative tra Stati Uniti e Taiwan sulla Initiative on 21st-Century Trade. Annunciata il primo giugno, lo scorso lunedì funzionari statunitensi e taiwanesi hanno iniziato ufficialmente le discussioni sulla nuova proposta, finalizzata al rafforzamento delle relazioni economiche e commerciali sull’asse Washington-Taipei. Il Partito comunista cinese, tramite il portavoce del Ministero degli Esteri Zhao Lijian, ha ricordato che nel mondo esiste una sola Cina e che Pechino “si oppone a ogni forma di interazione tra Taiwan e le nazioni che hanno rapporti diplomatici con la Repubblica popolare”.

Un ammonimento certamente già avanzato nel recente passato, ma che stavolta viene ribadito nuovamente con forza, senza lasciare spazio a ulteriori discussioni. Ciononostante, l’amministrazione democratica va per la sua strada e tramite l’Ambasciatrice Sarah Bianchi, vice rappresentante al commercio, fa sapere di aver delineato “un ambizioso piano d’azione” per le trattative, lavorando sulle “reciproche priorità commerciali”, toccando aree quali l’agricoltura, le politiche anti-corruzione e le pratiche regolatorie generali.

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