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Corsa allo spazio: Francia e Germania non vogliono entrare negli Accordi di Artemis


Il documento della Nasa vuole diventare il nuovo riferimento internazionale per lo spazio dopo il Trattato del 1967; sono molti i Paesi che vi hanno aderito, invece Parigi e Berlino hanno delle riserve

Marco Dell'Aguzzo Marco Dell'Aguzzo
Giornalista, scrive per eastwest, Il Sole 24 Ore, il manifesto, Vanity Fair, Aspenia e Start Magazine. Si occupa di energia e di affari nordamericani.

Il documento della Nasa vuole diventare il nuovo riferimento internazionale per lo spazio dopo il Trattato del 1967; sono molti i Paesi che vi hanno aderito, invece Parigi e Berlino hanno delle riserve

La nuova corsa allo spazio ha aperto inedite possibilità economiche e, forse, evolutive: è tutto un parlare di space economy, di sfruttamento minerario, di stazioni permanenti sulla Luna, di colonizzazione di Marte. La realtà e la fantascienza si mescolano, il possibile e il fattibile pure, ma non c’è dubbio che gli Stati Uniti – che vogliono riportare l’essere umano sul satellite naturale della Terra nel giro di pochi anni – abbiano intenzione di guidare questa fase esplorativa e di stabilirne le regole.

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