Netanyahu e MBS hanno avuto almeno due colloqui telefonici nelle scorse settimane. Ottimismo da parte israeliana sulla normalizzazione dei rapporti. Frenano i sauditi, ribadendo che la questione palestinese è centrale per i paesi arabi
Prove tecniche di normalizzazione tra Israele e Arabia Saudita? Nonostante da diverse settimane sembrava che i sauditi avessero virato verso altre sponde, normalizzando i rapporti con Iran prima e Siria poi, nemici storici di Israele, la stampa israeliana rilancia una indiscrezione che potrebbe cambiare di nuovo le carte in tavola, e ridare slancio agli accordi di Abramo, il programma di normalizzazione israeliano con i paesi arabi, che ha proprio nei sauditi l’obiettivo principale.
Secondo la stampa israeliana, infatti, il primo ministro Benjamin Netanyahu, e il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman, avrebbero avuto almeno due colloqui telefonici nelle scorse settimane. Le telefonate si sarebbero svolte prima e dopo l’incontro della Lega Araba della settimana scorsa e si sarebbero incentrate sulla possibilità di normalizzazione dei rapporti tra i due paesi.
Sembrerebbe però che, almeno al momento, non sarebbero ancora stati fatti significativi passi in avanti tanto più che secondo alcune fonti il principe saudita avrebbe rifiutato una richiesta di incontro avanzata da Netanyahu, come pure ancora non si sarebbe raggiunto alcun accordo circa la possibilità di voli diretti da Israele all’Arabia Saudita per il pellegrinaggio alla Mecca.
I sauditi avrebbero fatto una serie di richieste, per lo più concessioni nei confronti dei palestinesi, tra cui il controllo di sicurezza palestinese sulla Moschea di al-Aqsa e sulla Chiesa del Santo Sepolcro, mentre il Muro occidentale resterebbe sotto il controllo israeliano.
Da parte israeliana pare ci sia molto ottimismo. La scorsa settimana, il ministro degli esteri Cohen aveva dichiarato al Jerusalem Post che la normalizzazione con l’Arabia Saudita “non è una questione di se, ma solo di quando. Noi e l’Arabia Saudita abbiamo gli stessi interessi”. Cohen ha aggiunto che la normalizzazione con l’Arabia Saudita potrebbe arrivare entro i prossimi sei mesi o al massimo entro un anno.
Funzionari sauditi invece avrebbero frenato tale ottimismo dicendo che affinché Riyadh faccia passi avanti occorre che ci siano progressi tra Israele e palestinesi. “La questione palestinese era e rimane la questione centrale per i paesi arabi – ha detto Mohammed bin Salman al vertice della Lega Araba tenutosi a Gedda la scorsa settimana – ed è in cima alle priorità del regno. Non tarderemo a fornire assistenza al popolo palestinese per recuperare le sue terre, ripristinare i suoi legittimi diritti e stabilire uno stato indipendente con Gerusalemme est come capitale”.
L’anno scorso circa 2.700 israeliani musulmani si sono recati alla Mecca e quest’anno dovrebbero farlo circa 4.500. Finora la maggior parte viaggiava attraverso la Giordania. Nel 2022 il Qatar ha consentito voli diretti da Israele verso Doha per la Coppa del Mondo, affermando pubblicamente che erano anche per i palestinesi, ma nessun palestinese è poi riuscito a partire per assistere ai mondiali partendo da Tel Aviv.
Israele in verità sta cercando di far decollare voli diretti per Jeddah per il pellegrinaggio alla Mecca già dal 2018 e ha compiuto uno sforzo diplomatico concertato quando il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha visitato l’Arabia Saudita lo scorso luglio. Biden ha detto di aver accolto con favore “le misure in discussione per includere voli diretti da Israele a Gedda per la Mecca per il prossimo anno”.
Prove tecniche di normalizzazione tra Israele e Arabia Saudita? Nonostante da diverse settimane sembrava che i sauditi avessero virato verso altre sponde, normalizzando i rapporti con Iran prima e Siria poi, nemici storici di Israele, la stampa israeliana rilancia una indiscrezione che potrebbe cambiare di nuovo le carte in tavola, e ridare slancio agli accordi di Abramo, il programma di normalizzazione israeliano con i paesi arabi, che ha proprio nei sauditi l’obiettivo principale.
Secondo la stampa israeliana, infatti, il primo ministro Benjamin Netanyahu, e il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman, avrebbero avuto almeno due colloqui telefonici nelle scorse settimane. Le telefonate si sarebbero svolte prima e dopo l’incontro della Lega Araba della settimana scorsa e si sarebbero incentrate sulla possibilità di normalizzazione dei rapporti tra i due paesi.