Qatar, fine dell’embargo: è pace con i Paesi del Golfo
Il Quartetto Arabo e il Qatar hanno raggiunto un accordo storico che prevede solidarietà tra i Paesi del Golfo: un segnale dei Sauditi alla nuova amministrazione Usa
Il Quartetto Arabo e il Qatar hanno raggiunto un accordo storico che prevede solidarietà tra i Paesi del Golfo: un segnale dei Sauditi alla nuova amministrazione Usa
Si ricompone la frattura all’interno del Gulf Cooperation Council e, in particolare, tra il Quartetto Arabo — composto da Arabia Saudita, Bahrein, Emirati Arabi Uniti, Egitto — e il Qatar. Le divisioni sono state superate e già all’incontro di ieri, con il comunicato di Al-Ula, le parti hanno annunciato che l’accordo raggiunto è storico e prevede solidarietà permanente tra i Paesi del Golfo e, come dichiarato dal Principe Mohammed bin Salman, afferma “solidarietà e stabilità”. In questo modo, decade l’embargo contro il Qatar, che ha scombussolato le relazioni tra le realtà dell’area e modificato alcuni piani geopoliticamente strategici.
Dall’embargo alla pacificazione
La volontà d’indipendenza di Doha in politica estera, il sostegno dell’Emiro Tamim bin Hamad Al Thani alle opposizioni nel corso delle sfortunatamente ribattezzate primavere arabe, la presenza in patria di una voce critica come Al Jazeera verso i Governi dell’Arabia Saudita e dell’Egitto hanno portato alla saturazione dei rapporti tra gli Stati, culminati con la decisione di boicottaggio nel 2017.
In questi anni il Qatar si è avvicinato a Iran e Turchia, attori geopolitici dalla straordinaria importanza, ciascuno con i propri interessi nell’ampia regione mediorientale. Ankara è in aperto contrasto con Riad — player di riferimento degli Stati Uniti — nel confronto sul soft power ideologico dell’Islam ed economico, come nel caso degli interessi reciproci in Indonesia, il più grande Paese musulmano.
Teheran è l’antagonista dei sauditi fin dalla Rivoluzione del 1979, oltre che sul fronte energetico e religioso. Completando il quadro, Doha è accusata di appoggio alla Fratellanza Musulmana, realtà politica contro la quale si è scagliato l’attuale Presidente dell’Egitto Abdel Fattah al-Sisi, al potere dopo aver rovesciato l’esponente dei Fratelli Musulmani Mohamed Morsi, poi morto in prigione nel 2019.
Il ruolo del Kuwait, la posizione degli Usa
Lo sprint finale verso l’appeasement ha visto protagonista il Kuwait e l’Emiro Nawaf Al-Ahmad Al-Jaber Al-Sabah. È stato lui, come annunciato dal Segretario del Gulf Cooperation Council Nayef Al-Hajraf, a completare il raccordo tra Al Thani e bin Salman. “La riapertura del confine saudita-qatariota alla vigilia del 41° summit del GCC nel Governatorato di Al-Ula lancia un messaggio positivo sulla reale volontà di raggiungere un completo successo all’incontro”, ha spiegato il Segretario dell’organizzazione dei Paesi del Golfo.
La posizione degli Stati Uniti è stata offuscata negli ultimi tre anni. Non è un caso che la crisi tra i Paesi del GCC inizi con l’insediamento dell’amministrazione Trump, che ha lasciato mano libera ai sauditi su numerosi fronti e portato quasi al naufragio del JCPoA. Il Qatar ospita la più grande base militare statunitense della regione a Al Udeid: la mossa che ha portato al boicottaggio di Doha ha direttamente colpito gli interessi di Washington.
Con la fine dell’era trumpiana, si guarda in avanti consegnando a Joe Biden una prima vittoria in politica estera, volta a dimostrare la volontà di Riad nel dialogo con il nuovo inquilino della Casa Bianca. Dietro la scelta, anche i timori per le posizione del leader democratico verso l’Arabia Saudita e nei confronti di Mohammed bin Salman, in particolare all’indomani dell’assassinio del giornalista Jamal Khashoggi, barbaramente ucciso al Consolato saudita di Istanbul.
Il Quartetto Arabo e il Qatar hanno raggiunto un accordo storico che prevede solidarietà tra i Paesi del Golfo: un segnale dei Sauditi alla nuova amministrazione Usa
Si ricompone la frattura all’interno del Gulf Cooperation Council e, in particolare, tra il Quartetto Arabo — composto da Arabia Saudita, Bahrein, Emirati Arabi Uniti, Egitto — e il Qatar. Le divisioni sono state superate e già all’incontro di ieri, con il comunicato di Al-Ula, le parti hanno annunciato che l’accordo raggiunto è storico e prevede solidarietà permanente tra i Paesi del Golfo e, come dichiarato dal Principe Mohammed bin Salman, afferma “solidarietà e stabilità”. In questo modo, decade l’embargo contro il Qatar, che ha scombussolato le relazioni tra le realtà dell’area e modificato alcuni piani geopoliticamente strategici.
Dall’embargo alla pacificazione
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