Armenia e Azerbaigian: il ruolo dell’Europa per la pace
A Bruxelles è previsto un incontro tra il presidente del Consiglio Ue Charles Michel, il Primo Ministro armeno Nikol Pashinyan e il presidente azero Ilham Aliyev. La mediazione dell’Europa potrebbe avere un effetto concreto per raggiungere una pace duratura e sostenibile


Giornalista, è membro del comitato editoriale di eastwest. Si occupa di geopolitica di Medio Oriente e Nord Africa, Stati Uniti, rapporti tra Paesi Nato, di organizzazioni internazionali. Già Addetto Stampa al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, ha lavorato come Digital Communication Adviser alla Rappresentanza Italiana presso le Nazioni Unite a New York.
A Bruxelles è previsto un incontro tra il presidente del Consiglio Ue Charles Michel, il Primo Ministro armeno Nikol Pashinyan e il presidente azero Ilham Aliyev. La mediazione dell’Europa potrebbe avere un effetto concreto per raggiungere una pace duratura e sostenibile
L’Unione Europea prova a svolgere un ruolo diretto per la pace tra Armenia e Azerbaigian, nazioni in conflitto aperto nel Nagorno-Karabakh, regione che rischia di tornare alla ribalta delle cronache internazionali all’indomani della scelta di Baku di installare un checkpoint nel Corridoio di Lachin. Non a caso, da alcune settimane sono riprese le pressioni occidentali per il dialogo tra le parti, con gli Stati Uniti osservatori sempre più interessati nel far pesare la propria influenza, specie dall’inizio della guerra in Ucraina a questa parte, e visto il diretto, storico coinvolgimento della Russia, che al termine del cessate-il-fuoco del 2020 assunse un ruolo di monitoraggio.
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