Usa: Blinken in Israele e Palestina dopo il cessate-il-fuoco
Il primo viaggio del segretario di Stato in Medio Oriente avviene in uno dei momenti più tesi per l’area. Dalle sue dichiarazioni, gli Usa ricostruiranno Gaza senza aiutare Hamas
Il primo viaggio del segretario di Stato in Medio Oriente avviene in uno dei momenti più tesi per l’area. Dalle sue dichiarazioni, gli Usa ricostruiranno Gaza senza aiutare Hamas
Il primo viaggio del segretario di Stato Usa Antony Blinken in Medio Oriente si svolge in uno dei momenti di più forte tensione per i Paesi dell’area, in particolare dopo il cessate-il-fuoco tra esercito di Tel Aviv e Hamas. Dopo Israele e Palestina, Blinken si recherà anche in Egitto e Giordania, due nazioni con peso specifico di rilievo nella questione palestinese, irrisolta da più di 70 anni.
L’incontro con Netanyahu
L’amministrazione statunitense vive una fase di riassetto dei propri interessi sul palcoscenico internazionale: la maggiore attenzione riposta all’Asia preoccupa sia i principali alleati di Washington nell’area mediorientale che l’apparato militare. L’eventuale vuoto lasciato dagli Stati Unti rappresenterebbe un’occasione unica per Cina e Russia, che potrebbero coglierla per divenire i nuovi punti di riferimento in chiave difesa.
La visita di Blinken non rappresenta un particolare rinnovato interesse ma, piuttosto, una presenza doverosa per provare a ripristinare, in questo caso, lo status quo — sfavorevole principalmente ai palestinesi — che gli Stati Uniti hanno aiutato a costruire, in decenni di politiche rivelatesi per lo più disastrose nel trovare una strada per la pace.
Il continuo e dichiarato appoggio asettico a Israele fa di Washington un mediatore non all’altezza della situazione, in un contesto di politica interna che vede crescenti le pressioni da parte dei Progressisti — cappeggiati da Bernie Sanders, di fede ebraica ma da sempre critico verso l’atteggiamento della classe dirigente di estrema destra israeliana nei confronti della Palestina —, specie dopo l’ultima operazione dell’Israel Defense Forces su Gaza, che chiedono lo stop alle forniture militari.
Incontrando Netanyahu, il segretario di Stato è arrivato a sostenere che il suo Paese aiuterà la popolazione di Gaza senza necessariamente avvantaggiare Hamas. Una dichiarazione che pone l’accento sull’incapacità dell’amministrazione Biden nel comprendere il reale stato delle cose non solo nella Striscia ma anche nella West Bank, sempre più oggetto delle occupazioni illegali autorizzate dal Governo israeliano su quei territori che dovrebbero rappresentare il futuro Stato di Palestina.
Egitto e Giordania
“Il nostro obiettivo primario è quello di mantenere il cessate-il-fuoco e dare assistenza a coloro i quali necessitano aiuto”, ha dichiarato ad Arab News una fonte anonima del Dipartimento di Stato. Secondo la fonte, i tempi non sono maturi per negoziazioni ad ampio spettro, soprattutto vista la crisi politica interna in Israele e quella in Palestina, con l’Autorità nazionale palestinese che ha rimandato a data da destinarsi le nuove elezioni, che avrebbero visto il trionfo di Hamas.
Lo stop allo scontro tra l’esercito israeliano e Hamas è stato mediato in particolar modo dall’Egitto, altro Paese che riceverà la visita del segretario di Stato Usa. Il Cairo non vede di buon occhio la crescita politica del partito palestinese guidato da Ismail Haniyeh: Hamas trova le sue fondamenta nell’ideologia dei Fratelli Musulmani, gruppo da sempre osteggiato in Egitto e che è stato allontanato dal potere nel colpo di Stato che ha destituito Mohammed Morsi.
Il Cairo — dove si svolgerà l’incontro tra Blinken e il Presidente Abdel Fattah al-Sisi — giova, così, della cancellazione delle tornate elettorali che si sarebbero dovute tenere nel 2021, potendo riflettere senza troppe pressioni sull’atteggiamento da assumere nei confronti del contesto palestinese. Ultima tappa per Blinken in Giordania, dove parlerà con Re Abdullah II e col Ministro degli Esteri Ayman Safadi.
Il primo viaggio del segretario di Stato in Medio Oriente avviene in uno dei momenti più tesi per l’area. Dalle sue dichiarazioni, gli Usa ricostruiranno Gaza senza aiutare Hamas
Il primo viaggio del segretario di Stato Usa Antony Blinken in Medio Oriente si svolge in uno dei momenti di più forte tensione per i Paesi dell’area, in particolare dopo il cessate-il-fuoco tra esercito di Tel Aviv e Hamas. Dopo Israele e Palestina, Blinken si recherà anche in Egitto e Giordania, due nazioni con peso specifico di rilievo nella questione palestinese, irrisolta da più di 70 anni.
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