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BRICS: allargamento e il caso Putin


Putin rinuncerà ad andare a Johannesburg e parteciperà al vertice BRICS in via telematica, evitando agli alleati l'imbarazzo di un suo arresto. Arabia Saudita, Emirati, Egitto, Indonesia, Argentina e Algeria si candidano a entrare nel gruppo BRICS, che si presenta sempre più come una seconda via, alternativa a quella occidentale

“Di comune accordo, il Presidente Vladimir Putin non parteciperà al summit BRICS”. Lo ha annunciato il Presidente sudafricano Cyril Ramaphosa, spiegando che il capo di stato russo sarà assente a Johannesburg, tra il 22 e il 24 agosto, in occasione del prossimo incontro del gruppo di Paesi che comprende, oltre a Russia e Sudafrica, anche India, Cina e Brasile.

Ramaphosa mette così un punto ad una questione che rischiava di avere importanti conseguenze politiche. Su Putin pende infatti un mandato d’arresto internazionale, emesso dalla Corte Penale Internazionale (CPI) a marzo: questa l’ha infatti giudicato colpevole di crimini di guerra nel contesto della guerra in Ucraina, e nello specifico del trasferimento forzato di una parte della popolazione ucraina – in particolare bambini –  verso la Russia. Ma il Sudafrica risulta tra i Paesi che hanno firmato lo Statuto di Roma e che sono tenuti a rispettare le direttive della Corte. Nel caso il Presidente russo si fosse recato al meeting, quindi, le autorità di Pretoria sarebbero state di fatto obbligate ad arrestarlo oppure a non rispettare i propri impegni internazionali.

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