Ursula von der Leyen esprime solidarietà agli Stati membri coinvolti e annuncia che Bruxelles valuterà sanzioni alle compagnie aeree di nazioni terze che contribusicono al traffico di esseri umani
Si fa sempre più pesante la situazione al confine tra Polonia e Bielorussia. Da tempo l’Unione europea accusa Minsk di strumentalizzazione delle migrazioni, specie all’indomani delle sanzioni imposte da Bruxelles al Paese guidato da Aleksandr Lukashenko. Ursula von der Leyen, Presidente della Commissione, ha espresso solidarietà agli Stati membri coinvolti nei fatti — Polonia, Lituania e Lettonia — e discusso le misure che l’Europa può studiare per la gestione della crisi.
La Presidente von der Leyen ha annunciato che chiederà l’estensione delle sanzioni, valutando anche azioni contro le compagnie aeree accusate di contribuire all’arrivo in Bielorussia di esseri umani in fuga da situazioni di conflitto — dall’Afghanistan, dall’area mediorientale e persino dall’Africa — e usati poi come arma contro l’Ue per far pressioni per la rimozione delle misure. “L’Ue valuterà, in particolare, come sanzionare, e inserire nelle blacklist, le compagnie aeree di nazioni terze attive nel traffico di esseri umani”, si legge nel comunicato di von der Leyen.
Il riferimento è relativo a quanto notato già nel mese di luglio: a Minsk sono atterrati numerosi voli carichi di persone in arrivo da Istanbul e Baghdad. Verso la Bielorussia possono viaggiare liberamente cittadini di 73 nazioni, potendo visitare il Paese senza visto e stare fino a 5 giorni per ricevere il vaccino contro il Covid-19. Ad esempio, in Lituania, dal confine col Paese di Lukashenko, sono entrati illegalmente persone con passaporto iracheno, siriano, iraniano e altri provenienti da Gambia, Guinea, Mali, Senegal, Afghanistan, Togo, Nigeria.
Per il Ministero della Difesa polacco è chiaro che “il regime bielorusso non fermerà le sue provocazioni e sta andando verso le peggiori in assoluto”. Secondo le autorità di Varsavia, tra i 3 e i 4mila migranti sono sul confine con la Polonia, mentre almeno 10mila in Bielorussia.
Il Ministero degli Esteri bielorusso ha alzato i toni contro Varsavia. “Diffidiamo le autorità polacche contro qualunque provocazione verso la Repubblica di Bielorussia per giustificare l’uso illegale della forza contro persone innocenti. Dovrebbero dialogare con le agenzie coinvolte alla gestione del confine”. Il Ministero ha aggiunto che l’approccio che Varsavia ha nei confronti delle persone che cercano protezione e asilo è “un test dell’impegno della Polonia verso il diritto internazionale, l’umanità e gli elevati standard democratici nel campo della protezione dei diritti umani”.
Ursula von der Leyen esprime solidarietà agli Stati membri coinvolti e annuncia che Bruxelles valuterà sanzioni alle compagnie aeree di nazioni terze che contribusicono al traffico di esseri umani