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Cosa è successo attorno al vertice Nato con la Russia


La Slovacchia ha approvato un accordo sulla difesa con gli Stati Uniti, i Paesi baltici dicono di volere più truppe Nato sui loro territori, i democratici americani hanno svelato la proposta di legge sulle sanzioni alla Russia in caso di attacco all’Ucraina

I colloqui tra gli Stati Uniti e la Russia sulla crisi al confine ucraino, e poi quelli immediatamente successivi tra la Nato e la Russia, non hanno prodotto risultati concreti. C’era da aspettarselo: al di là del valore del dialogo in quanto tale, le parti sono infatti su posizioni apparentemente inconciliabili.

Cosa vuole la Russia e cosa la Nato, in breve

Il Governo di Mosca vuole che l’alleanza rinunci a reclutare nuovi membri vicino alle sue frontiere: ne va della sicurezza nazionale, dice, mentre tace sul piano di espansione dell’influenza nello spazio ex-sovietico. Washington e la Nato, di contro, sostengono che ogni paese debba essere libero di decidere se aderire al Patto atlantico, e che i russi non abbiano autorità di veto. Il Segretario Generale dell’organizzazione, Jens Stoltenberg, si è comunque mostrato disponibile all’apertura di un dialogo sul controllo delle armi e lo schieramento di missili, pur riconoscendo la difficoltà di “colmare” il divario di vedute con il Cremlino.

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