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Crimea, il tallone d’Achille di Vladimir


Dopo cinque anni, Putin accusa un calo di popolarità nella penisola. Una delle molte cause, l’isolamento economico causato dalle sanzioni occidentali

Il Presidente russo Vladimir Putin saluta la folla durante un concerto a Simferopol per celebrare i 5 anni di annessione della Crimea, il “ritorno a casa” come viene comunemente definita dalle autorità russe. Yuri Kadobnov/Pool via REUTERS

Dopo cinque anni, Putin accusa un calo di popolarità nella penisola. Una delle molte cause, l’isolamento economico causato dalle sanzioni occidentali

Sono passati più di cinque anni da quel marzo 2014 che ha drasticamente trasformato il corso della politica internazionale e, in maniera altrettanto significativa, il destino della politica russa e della penisola di Crimea. Il tutto, come sappiamo, era iniziato con le proteste in piazza Indipendenza a Kiev (il famoso Majdan Nezaležnosti), in Ucraina, che nella loro fase finale segnata dal sangue avevano portato alla fuga del Presidente e a un periodo di caos istituzionale, sfruttato dal Cremlino per annettersi la penisola.

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