Le elezioni non consegnano alla nazione un chiaro vincitore. La sconfitta di Cdu/Csu lascia aperti molteplici scenari. Le consultazioni partono col confronto tra Verdi e Liberali
Le elezioni federali in Germania per il rinnovo del Bundestag, che identificherà la figura di Cancelliere, non consegnano alla nazione un chiaro vincitore, ma sicuramente rappresentano una cocente sconfitta per la Cdu/Csu di Armin Laschet. Nonostante un risultato senza grosse aspettative, visti i sondaggi che indicavano il partito in calo rispetto ai colleghi di Große Koalition, i cristiano-democratici cedono il 9% agli avversari, leggendo l’esito delle consultazioni del 2017, fermandosi al 24.1% rispetto all’Spd di Olaf Scholz al 25.7%.
Gli scenari possibili
Forti del primo posto, i socialdemocratici cantano vittoria, sebbene le trattative per la formazione del Governo, specie nei casi come questo, in cui non si verifica una chiara maggioranza, saranno oggetto di dibattito per le prossime settimane, con nuovo Cancelliere atteso — salvo sorprese — non prima di fine anno. Fondamentalmente, gli scenari possibili sono tre: in due casi, l’Spd sarebbe il partito chiave.
In quella chiamata coalizione semaforo, i socialdemocratici governerebbero insieme ai Verdi di Annalena Baerbock, stella più che nascente della politica tedesca, che ha conquistato quasi 6 punti in più rispetto all’ultima tornata elettorale. In tal caso, anche i Liberali dell’Fdp, guidati da Christian Lindner, farebbero parte dell’esecutivo: insieme, raggiungerebbero il 56.6% dei seggi al Bundestag.
La Grande Coalizione, al 54.7% di maggioranza al Parlamento, riproporrebbe lo schema visto anche nell’ultimo mandato di Angela Merkel ma a parti inverse, con l’Spd che esprimerebbe il Cancelliere. La coalizione Jamaica, terza opzione possibile, non del tutto improbabile, sarebbe composta da Cdu/Csu, Grüne e i liberali del Freie Demokratische Partei. La parola spetta, ora, ai candidati di Verdi e Fdp: saranno loro l’ago della bilancia nella formazione del nuovo Governo.
Germania al bivio
Quello in Germania è un vero e proprio cambiamento epocale, che segnerà inesorabilmente non solo le vite dei tedeschi ma anche dell’Unione europea. Ci si chiede quale sarà l’atteggiamento del prossimo Governo in campo economico, se sarà più o meno propenso ad ascoltare le voci dei Paesi del sud Europa, se adotterà posizioni rigoriste o aperturiste. Le congetture sono potenzialmente infinite, ma proprio dalla discussione tra Verdi e Liberali si potrà capire quale linea principale verrà assunta da Berlino.
I due partiti, sulla carta minori, dovranno trovare la quadra, ad esempio, sui temi fiscali e del cambiamento climatico, per poi rapportarsi con le due principali formazioni — Spd, Cdu/Csu — per far funzionare un programma adatto alle esigenze di tutti. Non un compito facile, ma di cui, necessariamente, c’è bisogno per segnare il nuovo corso della Germania che, faticosamente, ha detto addio alla Bundeskanzlerin Merkel.