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I falsi allarmi del coronavirus


Si sospetta una defamation occulta contro il Dragone. In Italia, fenomeni di razzismo nei confroni dei cittadini cinesi

I membri dello staff della sala funebre con tute protettive aiutano un collega con disinfezione dopo aver trasferito un corpo in un ospedale, a seguito allo scoppio del coronavirus a Wuhan, provincia di Hubei, Cina, 30 gennaio 2020. China Daily via REUTERS

Si sospetta una defamation occulta contro il Dragone. In Italia, fenomeni di razzismo nei confroni dei cittadini cinesi

In queste ore la parola d’ordine che viene diffusa a tutti i livelli e in tutti i Paesi, compresa l’Italia, è una sola: “Evitare inutili allarmismi” sulla diffusione del coronavirus. Ma siamo poi così sicuri che le decisioni “cautelative” messe in opera dai Paesi come il nostro, il quale – unico in Europa – ha sospeso i voli diretti da e per la Cina e nominato un commissario straordinario per l’emergenza sanitaria nella persona del capo della Protezione civile, Angelo Borrelli, siano tese unicamente a rassicurare la popolazione o non piuttosto a diffondere un senso di generale incertezza se non proprio di paura? E dietro a questa risposta occidentale verso la Cina c’è, oppure no, una regia globale? 

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