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Libia: mediazione faticosa


I veleni tra i portavoce di Conte e Di Maio rallentano l'efficacia della mediazione italiana

Il Primo Ministro italiano Giuseppe Conte durante una conferenza stampa. REUTERS/Florion Goga

I veleni tra i portavoce di Conte e Di Maio rallentano l’efficacia della mediazione italiana

Ha voluto affidare a un’intervista al Corriere della Sera il capo della Farnesina, Luigi Di Maio, la spiegazione (fino a un certo punto) del suo pensiero sulla “gaffe” diplomatica di mercoledì scorso quando un lavoro certosino compiuto insieme da politica, diplomazia e servizi stava per portare a casa un successo davvero insperato per l’Italia. Essere, cioè, il Paese che poteva svolgere le funzioni di “notaio” dell’accettazione della tregua della guerra civile in Libia proposta poche ore prima da Vladimir Putin e Tayyip Erdogan da parte del Presidente del Governo di Alleanza nazionale di Tripoli, Fayez al-Serraj costringendo a più miti consigli anche il generale di Bengasi, Khalifa Haftar.

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