Il Governo Modi ha approvato uno stanziamento di 30 miliardi di dollari per il sistema sanitario (+137%). Diffusione del virus ai minimi
La Ministra delle Finanze dell’India, Nirmala Sitharaman, ha presentato alla Lok Sabha, la camera bassa del Parlamento, il budget per l’anno fiscale 2021-2022 in un momento estremamente complicato per il subcontinente indiano. Le stime economiche mostrano una perdita del 7.7% del Pil rispetto alla crescita del 4.2% dello scorso anno a causa della pandemia da coronavirus, ma dopo l’annuncio di un antidoto Made in India, il Covaxin, Nuova Delhi punta a un programma di vaccinazione di massa, il più grande al mondo.
Con quasi 11 milioni di persone affette da Covid-19 e più di 154mila decessi, l’India è tra le nazioni più colpite dalla pandemia. Il precario sistema sanitario nazionale, che a marzo 2020 contava meno di un letto d’ospedale ogni 1000 abitanti, 100mila posti in terapia intensiva su 1 miliardo e 300 milioni di persone, 20mila ventilatori per tutto il Paese, è stato duramente segnato dall’ondata di contagi.
Contestualmente, nel corso dell’ultimo anno, Nuova Delhi ha affrontato un sanguinoso confronto militare con la Cina lungo la Line of Actual Control, le manifestazioni della minoranza musulmana nella regione del Kashmir che ha perso i benefici dello status speciale e le proteste dei contadini contro la riforma del settore agricolo.
Il nuovo budget
In questo contesto, arriva la proposta di budget della Ministra del Governo nazionalista di Narendra Modi per i vari settori economici del Paese. Spicca il +137% dei fondi destinati al sistema sanitario: saranno spesi 30.6 miliardi di dollari nel prossimo anno fiscale, per una nazione che finora ha dedicato solo l’1.28% del Pil al public health. Eppure, già al primo mandato il Primo Ministro Narendra Modi aveva promesso un aumento della cifra al 2.5% entro il 2025.
L’obiettivo del macro-intervento è quello di potenziare le capacità del sistema sanitario a livello primario, secondario e terziario. Ma non solo: la Ministra — che ha parlato di incremento sostanziale del budget — ha specificato che si punta al rafforzamento della prevenzione, alla cura e al benessere della popolazione. La preoccupazione è che l’aumento della spesa non porti benefici agli strati più indigenti della società indiana: infatti, le singole politiche sanitarie sono gestite a livello statale e non federale, aspetto che potrebbe compromettere l’intervento governativo, in un Paese dove il 60% della spesa sanitaria per ricevere le cure è direttamente pagata dai cittadini.
La Cina e l’aumento della spesa militare
La spesa militare di Nuova Delhi rappresenta, ancora una volta, il primo capitolo del budget annuale, aumentato dell’1.4% rispetto al 2020-2021. La crescita è dovuta alla richiesta di più armi arrivata dal comparto della difesa in seguito alle tensioni con Pechino nel Ladakh. Rajnath Singh, Ministro della Difesa, ha ringraziato il Primo Ministro e la collega Sitharaman per lo stanziamento. “Questo è il più grande esborso in capitale degli ultimi 15 anni”, ha evidenziato Singh.
Non a caso, l’attenzione riposta verso l’esercito — e l’equipaggiamento in dotazione — è stata di rilievo e va di pari passo non solo con la necessità di una difesa sempre più capace di rispondere alle minacce esterne — e a quelle ritenute tali provenienti dall’interno — ma anche all’approvvigionamento d’emergenza richiesto a nazioni quali Stati Uniti, Francia, Russia e Israele. Dell’equipaggiamento in entrata fanno parte missili, munizioni di precisione, droni, armi d’assalto e vestiario tecnico per l’inverno.
Il Governo Modi ha approvato uno stanziamento di 30 miliardi di dollari per il sistema sanitario (+137%). Diffusione del virus ai minimi
La Ministra delle Finanze dell’India, Nirmala Sitharaman, ha presentato alla Lok Sabha, la camera bassa del Parlamento, il budget per l’anno fiscale 2021-2022 in un momento estremamente complicato per il subcontinente indiano. Le stime economiche mostrano una perdita del 7.7% del Pil rispetto alla crescita del 4.2% dello scorso anno a causa della pandemia da coronavirus, ma dopo l’annuncio di un antidoto Made in India, il Covaxin, Nuova Delhi punta a un programma di vaccinazione di massa, il più grande al mondo.
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