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Israele e Libano, accordo storico sui confini marittimi e sul gas


Dopo un’estenuante trattativa durata due anni i due Paesi raggiungono l'intesa: per Beirut la possibilità di riscattarsi dalla crisi economica e sociale. Si apre una nuova fase nei rapporti bilaterali

Negli ultimi due anni Israele e Libano hanno lavorato incessantemente per raggiungere un accordo sul confine marittimo, con gli Stati Uniti utili broker per un risvolto positivo delle discussioni. Nella giornata di ieri è giunta la notizia dell’ok da parte di entrambe le parti per la bozza finale: un vero proprio evento storico, che permetterà di distendere in parte le tensioni tra Tel Aviv e Beirut, offrendo una chance di riscatto economico — e si spera, di conseguenza, sociale — al Paese dei Cedri.

Le due nazioni sono ancora ufficialmente in stato di guerra, dunque più che un confine quella individuata è una linea di demarcazione, che in futuro potrebbe, potenzialmente, fungere da vero e proprio limes tra Stati. Ma l’importanza della decisione poggia su molteplici fattori, dato che nel corso delle discussioni hanno svolto un ruolo anche fatti storici del periodo coloniale.

Il periodo coloniale

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