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Libia: Tripoli sceglie Roma per la ricostruzione


Il nuovo Governo di transizione libico si aspetta il massimo sostegno da parte delle aziende italiane per la ricostruzione e la messa in sicurezza del Paese

Il nuovo Governo di transizione libico si aspetta il massimo sostegno da parte delle aziende italiane per la ricostruzione e la messa in sicurezza del Paese

Senza le forze militari turche l’assedio di Haftar a Tripoli sarebbe proseguito per altri mesi, ma non sembra affatto scontato che le richieste di Ankara per un adeguato dividendo della pace in termini di nuovi accordi economici vengano soddisfatte. Un recente viaggio delle autorità di Tripoli ad Ankara ha prodotto un accordo per l’ampliamento dell’aeroporto Mitiga di Tripoli, un progetto faraonico per uno scalo in grado di ospitare fino a 50 milioni di passeggeri l’anno. Ma la Ministra degli Esteri del nuovo Governo di transizione, Najla Al-Mangoush, avvocato, ricercatrice universitaria in America sulla costruzione della pace in aree di conflitto, nella sua missione di giovedì e venerdì scorso a Roma ha tenuto a rassicurare tutti i Ministri, da Di Maio a Giorgetti a Lamorgese, sulle reali intenzioni del Governo guidato da Abdelhamid Dbeibha.

Gli accordi economici

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