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Medio Oriente: i nuovi mediatori vengono da est


Negli ultimi anni, si è assistito a un declino dell'influenza occidentale nella geopolitica del Medio Oriente: la mancanza di una politica estera coerente da parte di Usa e Ue ha indebolito il loro ruolo di mediatori nei conflitti regionali.

Il conflitto di Gaza ha visto emergere nuovi attori nella ricerca di una soluzione diplomatica, risultato del cambiamento significativo nella geopolitica del Medio Oriente, con l’asse delle influenze che si sta spostando. Le potenze regionali stanno assumendo un ruolo sempre più importante, con l’Arabia Saudita e l’Egitto che cercano di contrastare l’influenza del Qatar nella regione. Inoltre, la Cina sta emergendo come una potenza asiatica sempre più influente, aumentando il proprio coinvolgimento nella regione. Lo spostamento dell’asse delle influenze ha anche portato ad un declino dell’influenza occidentale nella regione, con gli Stati Uniti che stanno riducendo il loro coinvolgimento e lasciando spazio per altre potenze regionali ed extra-regionali.

La fine del dominio degli Stati Uniti sulla politica del Medio Oriente ha segnato un cambiamento significativo nel panorama geopolitico della regione. Dopo decenni di influenza e intervento statunitense, si sono ora manifestati nuovi attori e mediatori emergenti che cercano di riempire il vuoto lasciato dalla diminuzione del potere americano. Questo cambiamento è stato innescato da una serie di fattori, tra cui la percezione crescente di un coinvolgimento eccessivo degli Stati Uniti nella regione e la conseguente reazione dei paesi mediorientali che hanno iniziato a cercare alternative.

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