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Moldavia: messo al bando il partito filorusso di Ilan Shor


Durissima sentenza della Corte Costituzionale: il movimento, protagonista delle manifestazioni contro il Governo pro Europa di Maia Sandu, accusato del non rispetto dello stato di diritto e dell’integrità territoriale del Paese

Arriva una storica sentenza in Moldavia, dove il partito filorusso di Ilan Shor, formalmente leader del movimento politico ora in esilio in Israele, è stato dichiarato fuorilegge dalla Corte Costituzionale del Paese. Shor Party è stato protagonista negli ultimi mesi delle manifestazioni contro il Governo di Maia Sandu, accusata di essere troppo accondiscendente verso i leader occidentali e presa di mira per l’aumento dei costi dell’energia. Secondo l’opposizione, problemi dovuti all’incapacità di trattare adeguatamente con Mosca, e per aver paventato la fine della neutralità della Moldavia, aprendo a Nato e Unione Europea.

Proprio la Presidente Sandu si felicita per la decisione della Corte, ritenendo che quello di Shor è “un partito politico fondato sulla corruzione e per la corruzione, un pericolo per l’ordine costituzionale e per la sicurezza dello Stato”. Sandu ha accusato il movimento del leader politico in esilio di aver tentato la destabilizzazione della Moldavia con l’obiettivo di indebolire le potenzialità d’ingresso nell’Ue di Chisinau. Ma la sentenza apre nuovi e allarmanti sviluppi per il Paese, rischiando di incancrenire ulteriormente la situazione.

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