Nato: per l’entrata dell’Ucraina non è ancora il momento
È in stallo la trattativa per l’ingresso dell’Ucraina nella Nato. Secondo Usa, Germania, Uk e Ungheria l’allargamento non è da considerare nell’immediato. Zelensky: “Parteciperò al summit di luglio solo se arriveranno certezze sulla nostra adesione al Patto Atlantico”
Da una parte la soddisfazione della Finlandia per essere diventata ufficialmente membro della Nato, dall’altra la delusione dell’Ucraina per un ingresso nel Patto Atlantico che sembra essere ancora troppo lontano. Nel mezzo, la necessità di valutare attentamente costi e benefici di una proposta d’ingresso a Kiev che, per Stati Uniti, Germania, Ungheria e Regno Unito, non è da considerare nell’immediato. È in una fase di stallo la trattativa per l’allargamento dell’Alleanza Atlantica alla nazione guidata da Volodymyr Zelensky, una situazione che crea tensioni tra i membri e la stessa Ucraina, impegnata nel respingimento delle forze militari della Federazione Russa sul suo territorio.
Nei giorni scorsi a Bruxelles si sono riuniti i diplomatici dei 31 Paesi appartenenti alla Nato, un pre-summit che anticipa l’incontro di alto livello con i capi di Stato e di Governo a Vilnius nel prossimo mese di luglio. Lo scorso anno tenuto a Madrid, quando si firmò il patto trilaterale tra Turchia, Svezia e Finlandia per l’avvio del processo di adesione di Stoccolma ed Helsinki, il meeting 2023 non dovrebbe — salvo colpi di scena — offrire specifiche speranze di adesione nel breve termine a Kiev che, al contrario, rimarrebbe al palo, con in mano la sola formulazione votata nel 2008 e l’appoggio politico delle nazioni occidentali.
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