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Recovery Fund, i retroscena


Recovery Fund: la Merkel ricorda alla von der Leyen che l'Europa è ancora spaccata e, al termine della videoconferenza del Consiglio europeo, le dice in tedesco: "Non ti scordar di me"

Tutto come da programma il Consiglio europeo in videoconferenza di giovedì 23 aprile ma con alcuni piccoli ma significativi dettagli nei quali, come dicono i tedeschi, “spesso si annida il diavolo”.

Dopo un primo giro di interventi per segnalare la gravità della crisi Covid-19 e mentre da più parti si richiedeva un aumento considerevole del quadro finanziario pluriennale 2021-2027 (ossia la prossima Legge finanziaria Ue) fino al 2% del Pil europeo, la Presidente della Commissione Ursula von der Leyen manifestava la sua intenzione di mettere a punto, all’interno della revisione del bilancio Ue, una proposta sul nuovo strumento sollecitato da italiani e francesi e che dovrà affiancare il Mes, il fondo Sure e i fondi Bei, ossia il cosiddetto Recovery Fund, quarta gamba delle misure europee. “Si, va bene Ursula” – interviene subito in inglese la Merkel per fare comprendere a tutti – “ma di che data parliamo? Quando sarebbe pronta la proposta?”. La Presidente della Commissione risponde rapidissima: “Prima settimana di maggio”. La Merkel reagisce: “Così presto?”. In effetti ci sono da chiarire ancora aspetti non secondari a cominciare dal punto di fondo: saranno tutti prestiti (sia pure a tasso agevolato) o grants, ossia doni, sussidi come la Pac, oppure un mix tra i due strumenti e se sì in quale misura.

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