spot_img

Siria: maggio mese decisivo per il ritorno nella Lega Araba


Si attende il prossimo incontro a Riad per il reintegro di Damasco come Stato osservatore. Oggi la visita del Presidente dell’Iran Ebrahim Raisi

È un vero e proprio crescendo il ritorno della Siria sul palcoscenico internazionale, per ora limitato alla regione mediorientale, significativo del cambio di rotta assunto dai Paesi dell’area nei confronti della Repubblica di Bashar al-Assad e dei nuovi equilibri scaturiti nelle ultime settimane. La ripresa delle piene relazioni diplomatiche tra Iran e Arabia Saudita ha offerto ulteriore spinta al riavvicinamento di Damasco alle nazioni del Golfo — vedi gli incontri con Emirati Arabi Uniti e con gli stessi sauditi —, rompendo così un tabù esistente dal 2011, anno dell’inizio degli scontri in Siria.

Oggi nella capitale siriana arriva il Presidente della Repubblica Islamica dell’Iran Ebrahim Raisi, viaggio dal significato profondo che suggella, ancora una volta, la vicinanza di Teheran ad Assad. Negli ultimi 12 anni, l’Iran è stato tra i pochi Paesi ad aver supportato la Siria politicamente, militarmente e dal punto di vista economico, motivo per il quale l’arrivo di Raisi è celebrato con grande enfasi.

Questo contenuto è riservato agli abbonati

Abbonati per un anno a tutti i contenuti del sito e all'edizione cartacea + digitale della rivista di geopolitica

Abbonati ora €35

Abbonati per un anno alla versione digitale della rivista di geopolitica

Abbonati ora €15

ARTICOLI CORRELATI

Quale Siria si potrà ricostruire?

Il network delle milizie filo iraniane

La guerra tra Israele e Iran

La spy-story che unisce Teheran, Caracas e Buenos Aires

rivista di geopolitica, geopolitica e notizie dal mondo