Tatarstan: Kazan Forum, si rafforza l’asse tra la Russia e i Paesi musulmani
Sempre più centrale il mondo musulmano, arabo e asiatico, nella politica interna ed estera della Federazione, che punta a essere protagonista in Asia Centrale in contrasto alle strategie dell’Occidente ma anche all’ascesa della Cina
Mentre i media occidentali focalizzano l’attenzione sul G7 di Hiroshima, in Giappone, che vedrà anche la partecipazione del Presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky — con attesi nuovi annunci di sanzioni alla Federazione —, negli stessi giorni si svolgono altri due importanti eventi, di rilievo nel quadro geopolitico eurasiatico, che offrono suggerimenti sulle strategie sia della Russia che della Cina per i prossimi anni. Infatti, Mosca ha organizzato nel Tatarstan la 14ª edizione del Kazan Forum, rivolto all’incontro con i Paesi musulmani, mentre Pechino la due giorni del China-Central Asia Summit nella città di Xi’an.
Per la Russia, il forum rappresenta un’occasione unica di rafforzamento del legame con numerosi attori statuali quali Turchia, Malesia, Indonesia, e Azerbaigian, “una conferma delle direttrici della strategia in politica estera del Cremlino, con il desiderio di creare un ordine multipolare”, spiega in esclusiva per eastwest Giuliano Bifolchi, Research Manager di SpecialEurasia. “La Russia mira ad estendere la sua presenza nel sudest asiatico, quarto motore industriale mondiale, ma non solo: Mosca continua le storiche relazioni con Baku e Ankara, confermando l’Egitto come partner strategico in ottica nord africana. Inoltre — prosegue il ricercatore — rafforza il dialogo con l’Uzbekistan per riaffermare la volontà d’essere attore principale in Asia Centrale, nel contrasto sia alle strategie occidentali ma anche l’ascesa della Cina”.
Questo contenuto è riservato agli abbonati
Abbonati per un anno a tutti i contenuti del sito e all'edizione cartacea + digitale della rivista di geopolitica
Abbonati per un anno alla versione digitale della rivista di geopolitica