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Terremoto politico a Taiwan


Ko Wen-je, uno dei due leader dell’opposizione, che qualcuno aveva definito il "vero vincitore" delle elezioni dello scorso gennaio, è stato arrestato nell'ambito di uno scandalo di corruzione. Dopo due giornate in cella, è stato rilasciato senza cauzione.

Ko Wen-je resta accusato in una vicenda che potrebbe produrre serie conseguenze sul panorama partitico dell’isola. Con l’opposizione che ora rievoca persino i fantasmi dell’era del “terrore bianco” e della legge marziale di Chiang Kai-shek, durante la quale tutti gli oppositori all’allora partito unico venivano incarcerati o eliminati.

Chi è Ko? Ex chirurgo ed ex sindaco di Taipei, si è lanciato pochi anni fa nell’avventura del Taiwan People’s Party (TPP), un partito costruito su misura per lui. Dopo che una sua fedelissima ha conquistato la poltrona di sindaca di Hsinchu, la capitale mondiale dei microchip, lui si è candidato alle presidenziali di gennaio 2024. Dopo un fugace accordo sottoscritto e poi strappato col Kuomintang, Ko ha corso da solo, ottenendo un sorprendente 26%. Il dato significa terzo posto dietro Lai Ching-te, il neo presidente del Partito progressista democratico (DPP) entrato in carica a maggio, e Hou Yu-ih del Kuomintang.

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