spot_img

Tunisia: procedono gli sforzi italiani per facilitare i negoziati con il Fmi


I dati dimostrano la centralità di Tunisi per controllare i flussi migratori nel Mediterraneo. Evitare il tracollo economico del Paese si trasforma in una priorità per il governo Meloni e per tutta l'Europa. Senza i fondi, la Tunisia rischia il default

I dati dimostrano la centralità di Tunisi per controllare i flussi migratori nel Mediterraneo. Evitare il tracollo economico del Paese si trasforma in una priorità per il governo Meloni e per tutta l’Europa. Senza i fondi, la Tunisia rischia il default

C’è un grande via vai tra Tunisi e Roma. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni si è recata oggi a Tunisi, per la seconda volta in meno di una settimana. È stata accompagnata dal suo omologo olandese e dalla presidente della Commissione europea. L’obiettivo della visita rimane la ricerca di un compromesso per evitare il fallimento dell’economia tunisina. Da una parte, si punta a sbloccare gli aiuti europei – 500 milioni di euro – e, almeno alcune rate, dei 1.9 miliardi di dollari messi sul tavolo dal Fmi; dall’altra, a stimolare la flessibilità del presidente tunisino Saied, fino ad ora intransigente sull’accettare i “diktat” del Fondo monetario internazionale per ottenere i fondi.

Un partner necessario

Questo contenuto è riservato agli abbonati

Abbonati per un anno a tutti i contenuti del sito e all'edizione cartacea + digitale della rivista di geopolitica

Abbonati ora €45

Abbonati per un anno alla versione digitale della rivista di geopolitica

Abbonati ora €20

- Advertisement -spot_img
rivista di geopolitica, geopolitica e notizie dal mondo