Come le altre due repubbliche baltiche, Riga è molto preoccupata dell’aggressività russa nei confronti dell’Ucraina; tutt’altra, invece, sembra essere la linea di Berlino, molto restia a contrapporsi duramente a Mosca
In un’intervista al Financial Times il Ministro della Difesa della Lettonia, Artis Pabriks, ha definito “immorale e ipocrita” la relazione della Germania con la Russia.
La linea della Germania e quella dei Paesi baltici
Visti gli importanti legami energetici ed economici, Berlino è in effetti molto restia a contrapporsi duramente a Mosca per la crisi al confine con l’Ucraina, che potrebbe degenerare in una guerra.
Tutt’altra è invece la linea di Riga, incarnata in questo caso dal Ministro Pabriks, che – come le altre due repubbliche baltiche, l’Estonia e la Lituania – è molto preoccupata per l’aggressività russa: c’entrano motivi storici (ha fatto parte dell’Unione sovietica, prima di entrare in quella europea e nella Nato) e geografici (è direttamente confinante con la Russia, e quindi più esposta al rischio militare).
La critica alla Germania
Nell’intervista, Pabriks critica la Germania per star impedendo all’Estonia di fornire obici D-30 di fabbricazione tedesca all’Ucraina, utili per l’aumento del potere deterrente. L’ha definita “inabilità immorale” e detto che i tedeschi hanno il “dovere morale” di contribuire alla sicurezza di Kiev perché “gli americani hanno garantito la loro sicurezza nella Guerra fredda”.
Berlino non ha intenzione di mandare armi all’Ucraina, ma un ospedale da campo e cinquemila elmetti: sostiene di non voler contribuire all’aumento delle tensioni, ma l’offerta non è stata accolta bene dalle autorità ucraine, considerato che dall’altra parte del confine ci sono circa centomila soldati russi. Il Regno Unito e gli Stati Uniti, tra gli altri, hanno inviato apparecchiature militari; questi ultimi hanno anche autorizzato l’Estonia, la Lettonia e la Lituania a trasferire in Ucraina missili di fabbricazione americana.
“Se una persona sta camminando in un vicolo buio”, ha detto Pabriks riferendosi all’atteggiamento della Germania nei confronti dell’Ucraina, “e qualcuno viene picchiato, e io dico ‘Una volta che sarai stato picchiato chiamerò un’ambulanza’, non va bene”.
Come la geografia influenza la politica
Il Ministro ha anche accusato il Governo tedesco di creare divisioni all’interno dell’Europa riguardo la postura da tenere verso la Russia. E pensa che la condotta della Germania e dell’Europa occidentale nei confronti di Mosca – anche la Francia e l’Italia sono filorusse, ad esempio – sia influenzata dalla lontananza geografica.
I Paesi dell’Ovest Europa, dice appunto Pabriks, “hanno vissuto in pace per anni. Pensano al gas, alle esportazioni e alla cooperazione. Per noi Paesi confinanti è diverso. Per noi è [una questione] esistenziale. Il nostro passato non ci offre molte possibilità di fidarci [della Russia]. Significherebbe la morte per noi”, riferendosi all’intero Baltico.
Nel 2008 la Russia ha combattuto contro la Georgia (ex membro dell’Urss) per delle questioni territoriali e di influenza geopolitica; nel 2014 ha annesso la Crimea, sottraendola all’Ucraina (ex membro dell’Urss, anche lei). La Lettonia ha recentemente proposto di aumentare la spesa per la difesa dei membri della Nato dal 2 per cento del Pil al 2,5%.
Come le altre due repubbliche baltiche, Riga è molto preoccupata dell’aggressività russa nei confronti dell’Ucraina; tutt’altra, invece, sembra essere la linea di Berlino, molto restia a contrapporsi duramente a Mosca