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L’Ue ripensa la ricerca e l’innovazione


L'Ue vuole impedire che le regole di nuove tecnologie come l’intelligenza artificiale vengano scritte da nazioni autoritarie. Ecco il piano della Commissione

L’Unione europea potrebbe limitare la sua tradizionale apertura alla cooperazione internazionale sulla ricerca e l’innovazione. La direzione generale della Commissione responsabile di questi temi – abbreviata in DG RTD e guidata da Marija Gabriel – sta infatti lavorando a una revisione dell’approccio di Bruxelles verso quei Paesi esterni all’Unione e potenzialmente malevoli. Lo sforzo dell’Europa non è motivato solo dalla tutela delle sue proprietà intellettuali, ma anche dalla volontà di impedire che le regole delle nuove tecnologie, come l’intelligenza artificiale, vengano scritte da nazioni autoritarie.

Le misure della Commissione

Politico ha avuto accesso a un documento a uso interno nel quale si legge che la Commissione vuole dare “più peso alla promozione e alla protezione dell’autonomia strategica aperta dell’Unione europea, specialmente nei settori chiave della tecnologia e della sicurezza, rispetto all’apertura più generale seguita fino ad ora, rivedendo di conseguenza il nostro coinvolgimento con i Paesi non affini”. In sostanza, l’Europa vuole essere più prudente.

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