Al vertice alla Casa Bianca, Joe Biden e Angela Merkel hanno dimostrato che non è semplice mantenere un rapporto di amicizia; restano le divergenze sul gasdotto Nord Stream 2 e sulla Cina
Lei lo chiama “caro Joe”. Lui dice che sentirà la sua mancanza ai summit internazionali. Il loro è un rapporto di amicizia, ed è possibile e normale – spiega lui – che anche due ottimi amici possano a volte trovarsi in disaccordo. Lei in realtà è un po’ più netta, parla di interessi che “non sempre convergeranno”. Non è facile mandare avanti una relazione quando i due partner vogliono cose diverse. Specialmente, poi, se quella relazione è appena uscita da quattro anni di unilateralismo aggressivo. Ma sia lei, la Cancelliera tedesca Angela Merkel, che lui, il Presidente americano Joe Biden, hanno dimostrato, durante il vertice di giovedì alla Casa Bianca, di voler far risaltare i lati positivi dell’alleanza rispetto a quelli conflittuali. Che pure ci sono.
La realtà dietro le parole
Nonostante le parole al miele, infatti, la Germania non è “l’amica migliore al mondo” degli Stati Uniti, come aveva detto il segretario di Stato americano qualche settimana fa. E la riunione tra Biden e Merkel lo ha ricordato. Ogni alleanza politica è fatta sì di rapporti personali tra i leader, ma soprattutto di orientamenti generali che di solito non cambiano con il succedersi delle amministrazioni. Quella di Biden è ancora un’America contraria al gasdotto Nord Stream 2 tra Germania e Russia, così come lo erano le Americhe di Donald Trump e di Barack Obama. Quella di Merkel è una Germania che non vuole rinunciare alla condotta con Mosca e che continuerà a difendere il progetto, anche quando e se passerà – come è probabile – sotto la guida di Armin Laschet, il candidato cancelliere alle elezioni di settembre ed erede della linea merkeliana.
Gli americani vorrebbero i tedeschi schierati contro i russi: non li avranno. Biden ha preso coscienza della cosa e deciso di ritirare le sanzioni sulla società che realizza il Nord Stream 2: lo ha fatto per il bene della relazione – per mostrare cioè di essere diverso da Trump – e per puntare su una tattica diversa. Il gasdotto ormai è quasi completo, fermarlo sarebbe impossibile. Washington dice perciò una cosa: il Cremlino non dovrà essere lasciato libero di agitare la condotta “come un’arma” per minacciare l’Europa e per colpire l’Ucraina, privandola delle preziose tasse di transito del gas naturale. Su questo Berlino è d’accordo, ma non sarà facile rispettare l’impegno.
Nessuna svolta sulla Cina
Il summit alla Casa Bianca non ha portato, come era prevedibile, svolte o novità politiche di qualche rilievo: più che un incontro per discutere dell’alleanza tra Stati Uniti e Germania, è parso essere una celebrazione dell’amicizia tra Biden e Merkel. Anche sulla Cina infatti, l’altro grande avversario americano, i due leader sono d’accordo di essere in disaccordo.
Biden vorrebbe far entrare Berlino in un fronte di Governi affini e uniti nel contenimento di Pechino. Merkel invece è prudente nelle dichiarazioni e non ha intenzione di farsi arruolare da Washington, o correrebbe il rischio di compromettere gli scambi con la Cina, il suo primo socio commerciale.
La Cancelliera, comunque, pensa che si debbano difendere i valori democratici e i diritti universali in tutto il mondo – Biden motiva le sanzioni alla Cina proprio sulla base delle violazioni di questi princìpi – e che il commercio con la Cina non possa prescindere dalla parità di trattamento delle rispettive aziende nei reciproci mercati.
Al vertice alla Casa Bianca, Joe Biden e Angela Merkel hanno dimostrato che non è semplice mantenere un rapporto di amicizia; restano le divergenze sul gasdotto Nord Stream 2 e sulla Cina
Lei lo chiama “caro Joe”. Lui dice che sentirà la sua mancanza ai summit internazionali. Il loro è un rapporto di amicizia, ed è possibile e normale – spiega lui – che anche due ottimi amici possano a volte trovarsi in disaccordo. Lei in realtà è un po’ più netta, parla di interessi che “non sempre convergeranno”. Non è facile mandare avanti una relazione quando i due partner vogliono cose diverse. Specialmente, poi, se quella relazione è appena uscita da quattro anni di unilateralismo aggressivo. Ma sia lei, la Cancelliera tedesca Angela Merkel, che lui, il Presidente americano Joe Biden, hanno dimostrato, durante il vertice di giovedì alla Casa Bianca, di voler far risaltare i lati positivi dell’alleanza rispetto a quelli conflittuali. Che pure ci sono.